Veneto City, polemiche di fuocolunedì il corteo di protesta
Assemblea con trecento persone giovedì sera a Pianiga: tutti contro i sindaci del sì - quelli di Dolo e di Pianiga - accusati di favorire i privati. Si prepara intanto l'imponente manifestazione di protesta di luendì, con un lungo corteo d'auto da Padova a Mira
PIANIGA. E' scontro fra comitati, associazioni di categoria e sindaci su Veneto City. Per i comitati il progetto manca di pubblica utilità: "E' solo un grosso favore fatto ai privati, cioè ai proponenti del progetto, che distruggerà il commercio e il territorio della Riviera".
Per lunedì si prepara una imponente manifestazione: un corteo di auto partirà in contemporanea alle 9.30 da Mira e da Padova, entrambi diretti a Dolo dove gli organizzatori terranno degli interventi pubblici per spiegare il senso della protesta.
I sindaci di Dolo (Maddalena Gottardo) e Pianiga (Massimo Calzavara) credono che il progetto possa rappresentare un volano per lo sviluppo del territorio. Il confronto è andato in scena giovedì sera, al teatro civico di Pianiga. Un incontro al quale hanno partecipato più di trecento persone. La tesi di comitati, Confesercenti e agricoltori è chiara.
"Veneto City - ha detto Valter Ceoldo dei comitati per la tutela del Graticolato Romano - ha una percentuale di utilità pubblica che è di fatto del 16%, di fronte ad una richiesta normativa del 60%. Già per questo, il progetto andrebbe affossato".
Confesercenti con il presidente Maurizio Franceschi invece ha puntato sul fatto che questa operazione non porterà benefici per gli esercenti e nemmeno posti di lavoro. "Ad ogni posto guadagnato - ha detto Franceschi - se ne perderanno tre nella piccola distribuzione nel comprensorio o in provincia".
Per Mattia Donadel dei comitati Cat, i sindaci di Dolo e Pianiga, potevano evitare questo scempio, che sarà un problema anche dal punto di vista dell'assetto idraulico. Dopo l'assemblea di giovedì sera ieri mattina i sindaci di Dolo e Pianiga hanno voluto dire la loro in un incontro convocato in municipio a Pianiga, contestando dati su volumetrie e parcheggi presentati la sera prima in un volantino, durante l'assemblea. Ovviamente non sono mancate poi le prese di posizione politiche.
"Cogliendo questa occasione di sviluppo - ha detto il sindaco di Dolo Maddalena Gottardo - abbiamo fornito un grande beneficio al territorio. E' un progetto che sarà realizzato in 10 anni, e che porterà sviluppo e occupazione pure ai comuni limitrofi". I sindaci poi hanno sottolineato come si è limitata la dimensione commerciale del progetto. "Che quell'area fosse interamente edificabile - hanno detto Calzavara e Gottardo - lo si sapeva dal 1997, cioè dall'epoca della giunta di Dolo guidata dal sindaco Claudio Bertolin. L'area era al 100% destinabile a zona commerciale, ora lo è al massimo solo il 14%. C'è da chiedersi perché a quel tempo non partirono le proteste visto che già si intravedeva Veneto City".
Gottardo e Calzavara si dicono sereni: "I cittadini e i comitati e gli enti locali limitrofi hanno diritto a protestare e a presentare le loro osservazioni. Le valuteremo tutte con estrema serietà".
Ieri sulla vicenda è intervenuto anche il Pd provinciale, con una nota firmata oltre che dal segretario provinciale Michele Mognato, anche dai consiglieri provinciali e regionali, e dai parlamentari. Il Pd chiede "la sospensione dell'iter autorizzativo nell'attesa che lo stesso progetto venga assoggettato alla valutazione ambientale strategica, così come richiesto dal Comune di Dolo nel 2009". Per il Pd inoltre, tra le altre cose, va "riconsiderato l'impatto viabilistico sull'intero sistema".
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