«Veneto City, ora il comune di Dolo restituisca i soldi»

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Il Comune di Pianiga vuole i soldi che gli spettano come da accordo per il mancato introito Imu legato alla questione Veneto City. A spiegarlo è direttamente il sindaco di Pianiga. E intanto scoppia una grana politica: ad attaccare l’amministrazione uscente di centrosinistra guidata dal sindaco Alberto Polo è il gruppo politico di sinistra “Il Ponte di Dolo”. Al Comune di Pianiga, il Comune di Dolo rischia di dover versare secondo alcune stime, più di 2 milioni di euro. E a chiarire che i soldi che gli spettano li vuole, è direttamente il sindaco di Pianiga Federico Calzavara: «Abbiamo fatto richiesta attraverso pec ufficiale al Comune di Dolo», spiega, «per avere la cifra dell’Imu non incassata negli ultimi 10 anni e legata all’operazione Veneto City come stabilito dagli accordi». Sulla vicenda di Veneto City, vecchia di 15 anni, era calato il sipario lo scorso giugno Si trattava di un contenitore da 700 mila metri quadrati e 1, 7 milioni di metri cubi destinato a ospitare grandi sedi direzionali, poli espositivi, forse l’Università. Era prevista una city green, 51 ettari, con parcheggi per 37 mila auto. Si stimava che l’operazione avrebbe portato 14 mila nuovi posti di lavoro. L’epilogo nei mesi scorsi quando il Comune di Dolo ha chiesto alla nuova società nata dalle ceneri della Veneto City SpA se fossero ancora intenzionati a costruire: hanno spiegato che «è venuto meno l’interesse».
Per il gruppo politico di sinistra “Il Ponte di Dolo”, i problemi restano tutti. «Il Comune di Dolo», spiega il gruppo, «non può rispondere che l’opera doveva nascere tutta nel Comune di Dolo e che a Pianiga era riconosciuta una piccola percentuale per il disturbo, per due motivi: la percentuale non era piccola, ma il 20%; l’opera non riguardava solo Dolo come da accordo di programma. Nell’accordo si sottolinea che i Comuni si impegnano reciprocamente a ripartire fra loro tutti i proventi e ciò indipendentemente dal territorio in cui ricade l’edificazione. L’attuale amministrazione se rieletta, dovrà affrontare il problema. Veneto City che rischia di aprire un contenzioso legale: sarebbe opportuno che si trovasse una soluzione ». Poi un attacco alla Lega. “Il segretario della Lega Mario Vescovi che in questi giorni ha sollevato la questione – conclude il Ponte– è unico superstite di quanti votarono il progetto. A lui chiediamo se e come mai non è stato definito l’accordo». —
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