Veneto Banca: Gdf al lavoro sulle carte. Perquisita sede di Montebelluna

Dopo l'arresto di Consoli intenso lavoro della Guardia di Finanza di Venezia sulle carte e sul materiale informatico sequestrato 
Vincenzo Consoli, ex amministratore delegato di Veneto Banca, in una foto d'archivio. Consoli e' stato arrestato dalla Guardia di Finanza il 2 agosto 2016 con l'accusa di aggiotaggio ed ostacolo all'esercizio delle funzioni delle autorità pubbliche di vigilanza. ANSA
Vincenzo Consoli, ex amministratore delegato di Veneto Banca, in una foto d'archivio. Consoli e' stato arrestato dalla Guardia di Finanza il 2 agosto 2016 con l'accusa di aggiotaggio ed ostacolo all'esercizio delle funzioni delle autorità pubbliche di vigilanza. ANSA

Giornata di intenso lavoro sulle carte e sul materiale informatico sequestrato per la Guardia di Finanza di Venezia dopo l'operazione che ieri ha portato all'arresto dell'ex ad di Veneto Banca, Vincenzo Consoli, e alle perquisizioni nei confronti di 14 indagati.

I militari delle fiamme gialle, del nucleo di polizia valutaria e di polizia tributaria, hanno acquisito diversa documentazione informatica presso la sede centrale dell'istituto, a Montebelluna. Ora ci sarà una lunga attività di analisi per trovare anche nelle carte e nelle operazioni conferma all'ipotesi accusatoria che imputa a Consoli e agli ex manager di aver ostacolato gli organi di vigilanza, rappresentando nel 2013-2014 uno stato patrimoniale di solidità della banca non reale, ottenuto truccandò i conti.

Contestualmente si lavora per 'comporrè il sequestro di 45 mln di euro chiesto dalla Procura di Roma nei confronti di Consoli, passando al setaccio conti correnti, depositi e proprietà formalmente intestate ai familiari, ma che gli investigatori sospettano siano riconducibili al manager.

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