Venditore ambulante accusato di evasione per 85 mila euro
JESOLO. Tre venditori ambulanti fermati, uno è accusato di evasione fiscale. Il primo caso conclamato sul litorale potrebbe rappresentare un precedente importante nella lotta all’abusivismo commerciale. Sono stati scoperti durante l’estate a vendere merce lungo l’arenile senza regolare licenza demaniale e uno di loro è risultato debitore nei confronti del Comune addirittura per 85 mila euro in fatto di contributi non versati.
Adesso questo tipo di controllo rischia davvero di mettere in crisi la loro attività abusiva, più di ogni sequestro o controllo a tappeto come solitamente viene svolto dalla polizia locale che ogni estate passa al setaccio tutto l’arenile di Jesolo.
Toccati nel vivo, i loro guadagni, e accusati di essere evasori nei confronti del Comune e lo Stato italiano, le cose si complicano anche perché adesso la materia è assai più complessa al di là delle questioni di mero ordine pubblico affrontate finora.
Tre venditori ambulanti, di origine marocchina, rischiano ora di perdere la licenza per il commercio itinerante sul territorio comunale. Sono dunque considerati ufficialmente morosi nei confronti dell’ufficio attività produttive del Comune di Jesolo. Erano stati fermati durante la stagione estiva dagli agenti del comando della polizia locale nel corso dei numerosi servizi per il controllo dei venditori che propongono abusivamente sulle strade. Gli agenti hanno verificato se i prodotti fosse stati venduti regolarmente, con la merce detenuta all’interno degli autoveicoli utilizzati come deposito.
I conducenti delle auto fermati sono di nazionalità marocchina e vendono asciugamani e teli da mare in spiaggia, senza però essere in possesso della prescritta autorizzazione demaniale. Utilizzano spesso veicoli station wagon piene zeppe di merce pronta per la vendita. Nel corso dei controlli hanno sempre esibito la licenza per commercio itinerante su area pubblica che permetteva loro di giustificare il trasporto e la vendita su suolo pubblico, ma fuori dall’arenile. È stata verificata la regolarità della posizione contributiva (Durc) e nei primi tre casi verificati la posizione dei tre marocchini, regolarmente residenti in Italia, risulta irregolare in almeno due casi, per parecchie decine di migliaia di euro.
L’ufficio comunale provvederà adesso all’avvio del procedimento amministrativo a carico dei tre venditori che avranno il tempo di sanare i debiti, altrimenti rischieranno la revoca della licenza.
Giovanni Cagnassi
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