Vendita dell'aeroporto Nicelli, diffida al Comune di Venezia
VENEZIA. La vendita del Nicelli non decolla e, a sole ventiquattro ore dall’annuncio del Comune, è già a forte rischio l’assegnazione provvisoria delle quote in possesso di Ca’ Farsetti e Camera di Commercio.
È infatti stata inviata la diffida da parte dei secondi classificati, Ati Gsa - Padova Fly Service scarl. Il documento è stato indirizzato nella serata di mercoledì al settore Gare e Contratti e alle Partecipate da entrambi i soggetti: Ati Gsa che opera nella capitale e Padova Fly Service Scarl che gestisce invece lo scalo padovano. In ballo c’è il 50,77 per cento del pacchetto azionario di Nicelli Spa. Il terzo socio è la Save, che detiene il pacchetto di minoranza, ma per ora non rientra nella partita.
Diffida. Il motivo della diffida lo spiega lo stesso presidente della società che gestisce l’aeroporto di Padova, l’avvocato Roberto Carfagna. «Abbiamo scoperto che il giorno precedente l’apertura delle buste, il 25 ottobre, in Piemonte era uscito un articolo su un quotidiano, che di fatto annunciava già un importo che la Sace Srl avrebbe offerto per rilevare le quote del Nicelli in mano agli enti pubblici» sottolinea Carfagna «Un aspetto che invece deve per legge rimanere riservato, altrimenti non avrebbe alcun senso presentare un’offerta in busta sigillata a una commissione che va a decidere una gara come quella che riguarda in questo caso l’aeroporto del Lido».
Carfagna poi aggiunge: «Ora ci aspettiamo che il Comune estrometta Sace Srl dal bando e assegni a noi le quote, e lo diciamo con cognizione di causa poiché lo ha sancito in casi simili il Consiglio di Stato e le sentenze non mancano. Se Ca’ Farsetti non seguirà questa strada ricorreremo al Tar, e se mai si dovesse arrivare al Consiglio di Stato, la sentenza sarebbe già scritta: non potrebbe far altro che confermare quando già stabilito in situazioni come questa».
Save pronta a cedere. Intanto ieri la società presieduta da Enrico Marchi, che gestisce l’aeroporto Marco Polo di Tessera, ha confermato la volontà di disimpegnarsi dalla Nicelli Spa. Save detiene il restante 49,23 per cento delle quote e, una volta deciso quale sarà il soggetto aggiudicatario del bando, non farà valere nei trenta giorni previsti il diritto di prelazione all’acquisto delle quote pubbliche, andando a trattativa privata con chi subentrerà a Comune e Camera di Commercio.
Il punto. Ora si attenderà la reazione del Comune a fronte delle due diffide ricevute, il tutto poche ore dopo una assegnazione provvisoria che aveva visto scegliere la Sace Srl, che gestisce l’aeroporto di Cerrione a Biella, in virtù di un punteggio assegnato dalla commissione esaminatrice delle offerte pari a 80,94, contro i 62,34 punti dell’Ati Gsa e di Padova Fly Service Scarl. L’Avvocatura civica dovrà attivarsi per far fronte alla situazione, ma al momento i secondi classificati sembrano sentirsi in una botte di ferro. La scelta era ricaduta sui primi a seguito dell’offerta di 61.500 euro per il 50,77 per cento delle quote, contro i 36 mila euro offerti dai secondi. Il prezzo di partenza era di 26 mila euro. Ma a pesare era stato anche il piano economico proposto. Prima dell’assegnazione definitiva il Comune deve comunque fare le verifiche sulla società prescelta.
Traffico e conti. Nel corso di quest’anno l’aeroporto Nicelli ha fatto registrare oltre 5 mila passaggi di aeromobili sulla sua pista, un dato in netta crescita rispetto ai precedenti, e con un bilancio in fase di rientro sul quale negli ultimi anni aveva pesato come passivo l’ammortamento delle spese di restauro della storica aerostazione. La Nicelli Spa ha dovuto far fronte a tale passivo integrando con le entrate derivate da transiti, eventi e affitti degli spazi disponibili. Per il 2017 la stima è invece quella di un miglioramento ulteriore dei conti.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia