Vendicano la sorella, bastonato a sangue
CHIOGGIA. «Aiuto! Infermiera! Mandatela via. Mi vuole uccidere con il cuscino». Sembrava una scena da film quella di ieri mattina, nell’astanteria del pronto soccorso. Un giovane di 34 anni, col volto coperto da ecchimosi e una lacerazione vicino all’occhio destro, steso a letto, invocava aiuto per la presenza di quella che si era presentata come «la moglie» ma che, per lui, era la mandante del pestaggio che aveva subito la sera precedente. E proprio mentre gridava per la presunta minaccia, sono arrivate sul posto la nipote e la madre dell’uomo che hanno affrontato a muso duro l’intrusa (la ex compagna del ferito) che si è allontanata dopo un acceso scambio verbale, sotto gli occhi degli infermieri che invitavano tutti alla calma.
Anni di litigi. È solo l’ultimo episodio di un contrasto che dura da tempo, tra le due famiglie. Alle spalle una relazione tra il 34enne e la ragazza che si era recata in ospedale, oggi 20enne, dalla quale sono nati due figli. Una rottura maturata, probabilmente, anche per la discutibile condotta sociale di entrambi i partner che ha lasciato il segno su di loro, al punto che, ancora oggi, quando si incontrano occasionalmente, litigano.
E questi litigi coinvolgono le rispettive famiglie.
Spedizione punitiva. Così è accaduto, infatti, mercoledì quando il 34enne e la sua ex avrebbero avuto un diverbio. Cosa sia accaduto non è chiaro, perché il giovane non l’avrebbe riferito a nessuno. Di certo l’episodio ha fatto scattare una “spedizione punitiva” da parte della famiglia di lei. Nel pomeriggio, padre e fratello della ventenne si sono diretti a casa della madre di lui, in un calle del centro storico, e si sono accaniti contro la porta e il motorino di una nipote del 34enne. «Me l’hanno gettato a terra» riferisce quest’ultima «strisciandolo e ammaccandolo. Poi hanno preso la porta a calci e pugni, gridando “venite fuori che vi ammazziamo. Siamo qui, non abbiamo paura di nulla”. Dopo un po’ se ne sono andati: ora il motorino è da riparare e la porta non chiude più bene».
Il pestaggio. Ma non era finita lì. Poche ore dopo, verso le 19.30, padre e fratello della ex incrociano il 34enne in riva Canal Lombardo, vicino a Vigo, e lo assalgono. Calci e pugni a non finire, in faccia, sulle costole e ancora, mentre lui cade a terra, calci alle gambe e ai piedi. E mentre picchiano, i due pronunciano offese e minacce. Qualcuno assiste alla scena, probabilmente, ma nessuno interviene fino a quando i due assalitori non se ne sono andati, convinti di aver vendicato le presunte offese alla figlia – sorella. Arriva l’ambulanza, chiamata da chissà chi e il giovane viene portato al pronto soccorso. Trascorre la notte e il giorno seguente in astanteria, sottoposto a numerosi controlli che, in parte, rifiuta: è agitato, depresso e ha paura ma, per fortuna, non ha fratture, solo molti dolori, in tutto il corpo, dovuti al pestaggio. Ieri mattina è stato dimesso ma, prima, è arrivata la ex: provava rimorso o voleva vedere com’era venuto il “lavoro”?
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