Vendeva gioielli in oro falso: preso

La polizia ferroviaria blocca un truffatore in stazione mentre rifilava patacche ai gonzi
AGOSTINI VENEZIA 23.02.2008.- POLFER STAZIONE S. LUCIA.- INTERPRESS
AGOSTINI VENEZIA 23.02.2008.- POLFER STAZIONE S. LUCIA.- INTERPRESS

MESTRE. Nel corso del pomeriggio di ieri, il personale della sezione polizia ferroviaria di Mestre ha sorpreso in flagranza di reato un cittadino rumeno, in Italia senza fissa dimora, mentre tentava di vendere falsi anelli d’oro ai viaggiatori in transito nella stazione.
Nel mese scorso, in un paio di occasioni, l’uomo era stato sottoposto ad ordinari controlli, operati da pattuglie del compartimento polizia ferroviaria per il Veneto, in servizio sui treni che collegano Padova a Belluno.
In tali circostanze, era stato notato che l’uomo portava alle dita, di entrambe le mani, numerosi anelli apparentemente in oro.
Più approfonditi accertamenti espletati a suo carico avevano fatto emergere, poi, che il predetto era gravato da numerosi precedenti per truffa, concretizzatisi attraverso la vendita, o i tentativi di vendita, di oggetti in oro “falso”.
Negli agenti, che in occasione dei precedenti controlli non avevano rilevato nulla di contestabile nel comportamento del viaggiatore, maturava, però l’idea che l’uomo frequentasse i treni e le stazioni ferroviarie proprio per porre in vendita i monili che portava alle dita.
Alla luce di quanto sopra, del caso venivano informati i presidi di polizia ferroviaria dipendenti dal compartimento polfer per il Veneto, diffondendo anche la foto del soggetto attenzionato.
Ieri pomeriggio, sul marciapiede del binario n.6 della stazione di Mestre, una pattuglia individuava il potenziale truffatore.
Gli agenti, mantenendosi a debita distanza, ne controllavano i movimenti e di lì a poco, sempre rimanendo nascosti, rilevavano, che, dopo essersi sincerato di non essere notato, l’uomo fermava due viaggiatori e dapprima mostrava loro un anello che portava al dito e successivamente, con fare guardingo, estraeva dalla tasca della giacca un sacchetto, contenente, verosimilmente, altri monili “falsi”.
L’ottima fattezza degli oggetti, risultati poi effettivamente falsi, aveva convinto i turisti ad acquistare un anello, ma, fortunatamente, la truffa veniva sventata dall’intervento degli agenti che procedevano anche al sequestro di 12 anelli in simil-oro con marchio 750 contraffatto.
 

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