Vende risotti e panini a San Marco abusivo multato di 5 mila euro

La polizia locale ha scoperto un bengalese mentre cedeva, per due euro e mezzo, cibo precotto L’uomo aveva ceduto le vaschette soprattutto a connazionali, che sono subito scappati

Street food abusivi in piazza San Marco, individuato e multato, dalla polizia locale, un bengalese. Vendeva panini e vaschette di cibo precotto ai turisti e connazionali impegnati a vendere altri prodotti abusivi in piazza. Non è la prima volta che la polizia locale individua uno straniero che prepara cibo per altri abusivi impegnati a vendere nell’area marciana.

Dodici vaschette in alluminio contenenti preparati a base di riso basmati con pollo e verdure, una decina di panini avvolti singolarmente in carta d'alluminio, una sessantina di cucchiai di plastica e tovaglioli di carta. Sono i prodotti da street food sequestrati lunedì pomeriggio dagli agenti della polizia municipale di pattuglia in piazza San Marco ad un bengalese di 31 anni, che vendeva abusivamente il cibo a due euro e mezzo a vaschetta. Il venditore improvvisato aveva già distribuito parte della merce a sei o sette avventori che sono scappati all’arrivo degli agenti in divisa. Tra loro non solo alcuni turisti, ma anche connazionali del bengalese che in piazza vendono altri prodotti abusivi: dalle granaglie per i piccioni ai bastoni per i selfie, da giocattoli a dardi luminosi. Il trasgressore, a cui è stato contestata la violazione dell’articolo 25 del regolamento comunale sul Commercio su aree pubbliche e dell’articolo 29 del decreto legislativo 114/98, è stato multato per una somma di 5.164 euro. La merce è stata sequestrata in attesa del decreto di confisca e distruzione. Una multa che probabilmente lo straniero non pagherà mai.

I controlli della polizia municipale proseguiranno in maniera costante e continua, cercando di prevenire comportamenti contrari alle norme in materia alimentare, a garanzia degli operatori regolari, e assicurando il monitoraggio anche nelle ore serali. E questo anche in vista del Carnevale che porterà in centro storico migliaia e migliaia di persone.

Non è la prima volta che la polizia locale s’imbatte su una situazione del genere. Infatti sette anni fa, gli agenti hanno individuato una donna senegalese che si era organizzata fornendo del cibo ai suoi connazionali che vendevano in centro storico prodotti abusivi, in particolare borse.

La donna cucinava in una casa di Cannaregio e poi con borse portava il cibo etnico ai connazionali in Riva degli Schiavoni e in via XXII Marzo. Anche in quel caso la straniera venne fermata e multata. Non si fece più vedere. Ma la multa non venne mai pagata.

Un’altra collaborazione che in passato i venditori abusivi ricevevano era l’ospitalità da parte di connazionali. Gente che affittava loro stanze e magazzini, dove gli stranieri poi dormivano e da dove uscivano al mattino per recarsi nelle zone scelte per la vendita abusiva. In questo caso le sanzioni fecero effetto anche perché riguardarono pure i proprietari di abitazioni.

Carlo Mion

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