Vende legno in “nero”, evade 2,2 milioni
NOVENTA. Evasione fiscale, la guardia di finanza scova un imprenditore di Noventa. Lavora da anni nel settore del commercio del legno M.M. ufficialmente intermediario nel commercio del legname.
Aveva dichiarato all’Erario una media di 30.000 euro all’anno di provvigioni per la sua attività di agente e procacciatore d’affari. Un po' pochi per la sua mole di lavoro. Al Fisco si dichiarava come il rappresentante per l’Italia di una società di commercio legnami con sede a Giacarta, intestata in realtà al fratello, alla quale procurava clientela nel nord del nostro Paese.
Le fiamme gialle della compagnia di San Donà, al comando del capitano Pietro Iero, si erano insospettite per l’alto livello delle importazioni e per i numerosi rapporti con clienti e fornitori.
Nel domicilio del contribuente, a Noventa, i finanzieri hanno rinvenuto carte, appunti e documenti contabili, seppur frammentari, con i quali sono riusciti a ricostruire la reale attività e il giro d’affari all'ombra totale del fisco.
L’imprenditore individuale svolgeva effettivamente intermediazione con l’estero per conto dell’impresa indonesiana, ma in parallelo faceva arrivare in container, dall’Estremo Oriente, ingenti quantitativi di legno di teak, che dopo le pratiche di sdoganamento rivendeva personalmente a imprese sue clienti.
Le fatture, regolarmente inviate agli acquirenti, ma poi non dichiarate, erano quasi identiche nella grafica a quelle emesse dalla società indonesiana. Così non c'erano sospetti sull’identità del venditore e il denaro dei pagamenti finiva questa volta tutto nelle tasche del venditore italiano.
Dal 2010 le vendite di legno “in nero” hanno superato i 4,5 milioni di euro, con evasione delle imposte dirette per più di 1.400.000 euro e dell’Iva per circa ottocentomila.
I militari della compagnia, oltre a constatare le violazioni tributarie, lo hanno anche denunciato alla Procura della Repubblica di Venezia per i reati tributari di occultamento e distruzione delle scritture contabili e per aver presentato dichiarazioni fiscali infedeli.
Dal canto suo l’imprenditore di Noventa, tramite il suo avvocato, nega di aver ricevuto alcuna comunicazione da parte della magistratura e quindi dichiara di non sapere di essere indagato.
Quello del legname è un settore in cui più volte le fiamme gialle hanno riscontratto sacche di evasione, anche perché movimenta svariati milioni di euro soprattutto nei casi di import export con paesi stranieri in cui è più difficile ricostruire i percorsi dei materiali fino all'Italia dove si trovano gli acquirenti. Anche la crisi economica di questi anni non ha intaccato un mercato fiorente come questo.
Qualche anno fa era toccato a un altro imprenditore della zona del Basso Piave che importava legno dalla Romania, scoperto anch'esso al centro di un giro di evasione per milioni di euro.
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