Velodromo, scontro tra Comune e Regione

Jesolo. Il sindaco Zoggia: un valore aggiunto. Il consigliere Calzavara: idee confuse su soldi e gestione

JESOLO. Velodromo a Jesolo, scontro tra il Comune e la Regione. Da una parte il sindaco, Valerio Zoggia, entusiasta del progetto, dall’altra l’ex sindaco, presidente della seconda commissione consiliare in Regione, Francesco Calzavara, che avanza le prime perplessità. Un progetto da milioni di euro, di una società veronese, per il quale, in volata, c’è però anche Treviso. La giunta ha adottato il progetto preliminare e dato l’avvio all’iter per l’approvazione in Regione.

Già mesi fa era giunta la voce che in Regione si guardasse con maggiore convinzione al territorio trevigiano e al velodromo alle Bandie di Mosole a Spresiano. Calzavara e il vicegovernatore Gianluca Forcolin sembravano più interessati al progetto jesolano, ma adesso tutto è cambiato nel testa a testa tra Jesolo e Treviso. Il progetto a Jesolo prevede la realizzazione di un palazzo dello sport, tecnologicamente avanzato, con attività complementari, ristorazione, bar, sala congressi, palestra, spa-estetica, uffici-ambulatori per medicina sportiva, capienza minima di 5.186 posti a sedere e massima di 7.500. Un velodromo costruito per promuovere eventi sportivi polivalenti, con destinazione prevalente ciclismo su pista, compresi parcheggio e viabilità. La previsione di spesa totale per le opere pubbliche complessiva è di 4.449.071,40 euro, che comprende anche la realizzazione di opere pubbliche come l’accesso mediante una bretella, a unico senso di marcia, da via Mediterraneo per l’ingresso e l’uscita all’area di proprietà, con obiettivo di abbandonare l’attuale ingresso dalla strada regionale 43, rotatoria tra la nuova bretella e via Vecellio con raccordo alla corsia di uscita dal centro commerciale “I giardini di Jesolo” e un ponte a due corsie sul canale Terzo, oltre a una pista ciclabile e passerella per collegare il nuovo impianto con il centro commerciale.

Zoggia non ha dubbi: «Ci dobbiamo credere, il velodromo sarà un valore aggiunto per la città». Calzavara invece non pare convinto: «Una grande opera, bella anche dal punto di vista architettonico, ma ci sono perplessità sulle reali coperture finanziarie, sull’ulteriore carico dal punto di vista veicolare, visto il suo posizionamento. Sarebbe bene sapere anche chi sarà il gestore. Visto che il velodromo sarebbe utilizzato anche per gli spettacoli, sarebbe bene che il sindaco Zoggia iniziasse a pensare come riutilizzare il Palazzo del Turismo che verrebbe scippato di tutti i grandi eventi». (g.ca.)

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