Vede l’ex col nuovo fidanzato, perde la testa e lo picchia
VENEZIA. Sembrava la scena di un rapimento, ma dietro l'aggressione a due giovani avvenuta l'altra sera in viale Garibaldi a Mestre, con una ragazza polacca caricata a forza su una Mercedes, non c'era un vero e proprio rapimento bensì una violenta lite tra ex fidanzati. Il caso l'ha risolto la polizia, con la collaborazione dei carabinieri.
L'aggressore, un albanese con il quale la donna aveva da poco interrotto una relazione sentimentale, è stato denunciato. Dopo essere stata costretta a salire in auto, la giovane si era subito divincolata, riuscendo a fuggire e mettendosi in salvo da sola. Il suo accompagnatore, anch'egli un cittadino polacco, colpito più dall'ex fidanzato della donna, anche per mezzo di un 'manubrio' da palestra, era scappato a sua volta, senza attendere l'arrivo delle forze dell'ordine.
Tutto era nato dal fatto che l'albanese poi denunciato, un 33enne residente a Mestre e senza precedenti, era andato in escandescenze notando in viale Garibaldi l'ex fidanzata a passeggio con un altro. Fermata l'auto, una Mercedes Clk, prima aveva minacciato e schiaffeggiato la ragazza, costringendola a salire sulla vettura, poi si era scagliato sul suo amico, colpendolo alla schiena con l'attrezzo ginnico, fino a farlo cadere a terra.
Gli agenti delle volanti, intervenuti sul posto assieme ai carabinieri, hanno in breve individuato l'albanese, residente in via Tipaldo, a Mestre. Una perquisizione ha fatto rintracciare nell'auto il manubrio da palestra utilizzato per colpire il polacco. Il 33enne è stato indagato in stato di libertà per minacce e lesioni aggravate, violenza privata e porto abusivo di oggetti atti ad offendere. I poliziotti hanno in seguito rintracciato anche la giovane polacca ed il suo amico: entrambi avevano contusioni al viso ed alla schiena, masi sono riservati di farsi visitare in una struttura ospedaliera.
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