Vaschette, cade un altro pezzo Ora mancano tre palazzine
MARGHERA. Vaschette, la demolizione continua. Ieri mattina alle 9 ruspe in azione per iniziare ad abbattere il fabbricato dei civici 97 e 99 di via Pasini (serviranno altri due giorni di lavoro), un altro pezzo della storia di Marghera: il quartiere fu costruito dopo l’ultima guerra per ospitare i profughi giuliano-dalmati, ma nel tempo è diventato simbolo di degrado urbano e sociale. In prima fila c’erano il sindaco Giorgio Orsoni, il vice Sandro Simionato gli assessori Andrea Ferrazzi e Bruno Filippini, l’assessore regionale Massimo Giorgetti e il presidente della Municipalità, Flavio Dal Corso.
È il terzo edificio che viene demolito nell’ultimo anno, ne rimangono ancora tre. «Per due di essi», spiega Dal Corso, «sono state risolte le controversie con i proprietari, che hanno concordato delle permute con altri alloggi: l’abbattimento dovrebbe quindi poter essere eseguito entro autunno. Resta complicata invece la situazione del terzo edificio, in cui manca ancora l’accordo con due proprietari che abitavano nel Bellunese, ma che recentemente hanno spiegato di abitare qui. Credo però si tratti di una strategia per alzare il prezzo di uscita per permettere l’abbattimento. Con l’abbattimento completo questa zona sarà ripulita da tanti spacciatori balordi e gente di malaffare che all’interno di quelle strutture trovavano rifugio».
Dopo la liberazione dell'area dai vecchi stabili, in zona sorgeranno nuove palazzine a edilizia sociale, come previsto nel progetto approvato nell'Accordo di Programma esecutivo dallo scorso 13 gennaio scorso. Il sindaco Giorgio Orsoni, casco da cantiere in testa, è sodisfatto dell’operazione: «Questo è un progetto non solo di risanamento edilizio ma anche sociale, di un’area molto vasta, che deve diventare un bel biglietto da visita per chi arriva da questo lato della città. Vogliamo una riqualificazione a 360 gradi e andremo avanti spediti col progetto: i lavori cominceranno entro pochi mesi. Marghera con questo progetto rinascerà grazie anche a d un finanziamento di 10 milioni di euro. Proprio oggi (ieri, ndr) su questa questione ci sarà una conferenza dei servizi».
Intanto sono già cadenzati i prossimi passi. Ad aprile prenderanno il via i primi lavori di bonifica dell’area. Il progetto, che gode di un finanziamento di 10 milioni, prevede interventi non solo nell’area della Vaschette (che dopo essere stata bonificata e riqualificata sarà ceduta ai privati in cambio di 155 alloggi che diventeranno di proprietà pubblica), ma anche nell’intera zona, dove ad esempio verranno riqualificati 355 alloggi Erp e si procederà al risanamento energetico di altri alloggi pubblici, che saranno rimessi a reddito.
«A Marghera», ha detto il delegato Mario Silotto, «vanno date risposte immediate all’emergenza casa e puniti con rigore i casi di occupazione abusiva degli immobili».
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