Vaporetti strapieni e ressa ai pontili

Caos da turisti ieri in Canal Grande, un assaggio di quel che sarà con Expo e Biennale. I piloti Actv: «Così non ce la facciamo»
Di Alberto Vitucci

Ressa ai pontili, vaporetti strapieni, code infinite alle biglietterie. Mezzi in ritardo e proteste diffuse. Ieri, dopo le feste di Pasqua, primo vero giorno di «assalto» alla città. Un assaggio di quello che succederà tra pochi giorni, con Biennale, Expo e stagione turistica esplosa. Un’emergenza a cui l’azienda di trasporto non è ancora attrezzata in modo adeguato. Risultato, proteste dei residenti e dei pendolari. Ma anche dei turisti, che pagando il biglietto 7 euro e mezzo, non ricevono un servizio all’altezza. «Così non si va avanti, ci aspetta un’estate terribile», protesta un pilota di linea 1, «bisogna mettere dei correttivi, presto».

Ferrovia. Il Canal Grande all’altezza Ferrovia è una bolgia già prima delle 10. Taxi, barconi, vaporetti. I mezzi di linea 1 stentano a farsi largo. Il pontile della linea 2 è stracolmo di turisti. Un veneziano protesta perché non riesce non solo a salire sul vaporetto, ma nemmeno a entrare sul pontile per via delle transenne alle biglietterie. «Centrale, mandate subito un bis!», grida al microfono il pilota del mezzo.

I bis. Nonostante le proteste e gli annunci dati dallo stesso presidente Actv Luca Scalabrin («Basta con le corse bis, rinforzeremo le frequenze») si continua su quella strada. Ieri mattina, intorno alle 9, bis semivuoti di linea 2 da Rialto a piazzale Roma. Equipaggi impegnati in un servizio non redditizio e sottratti alle ore di punta.

La frequenza. «Bisogna tornare alla frequenza ogni dieci minuti di linea 2 e linea 2 in Canal Grande», annuncia il candidato sindaco del centrosinistra Felice Casson. Interprete di una protesta che dura da due anni. Da quando gli orari sono stati cambiati proprio nelle tratte più frequentate dai veneziani e utilizzate dai turisti.

Linee esterne. Dell’antico progetto che prevedeva di deviare i flussi turistici per linee esterne si sono perse le tracce. I mezzi sono strapieni di turisti che vanno da piazzale Roma a San Marco (e viceversa) lungo il Canal Grande. Togliendo spazi e agibilità ai veneziani. Aumentando il moto ondoso e il caos del traffico. Non soltanto a Rialto.

I pontili. Enorme e fuori misura il nuovo pontile di San Marcuola, si stanno ricostruendo anche i pontili di Rialto linea 2. «Ma dovrebbero lasciarli al Carbon, dove sono adesso», dice un pilota di vaporetto, «così la manovra per noi diventa meno pericolosa, perché si traversa dopo la curva di Rialto. Lì potrebbero lasciare la linea 1 diretta a piazzale Roma. E utilizzare la Riva del Ferro per merci, gondole e taxi.

Linea 3. Ritardi ieri anche nella linea 3-diretta piazzale Roma Murano. «Abbiamo fatto molte segnalazioni», dicono i piloti, «ma l’azienda ha deciso di mantenere la linea 3 anche nel Canal Grande di Murano. Così si accumulano ritardi, anche nelle circolari. Meglio sarebbe fermare alla Colonna.

I biglietti. Coda disumana ieri mattina alla biglietteria della Stazione. Attese anche di venti minuti. Perché non moltiplicare i punti vendita nei pontili più affollati?

Le valigie Un problema della linea 1 sono diventate le enormi valigie al seguito dei turisti. «O si mette un limite come negli aerei per il bagaglio a mano», si sfogava ieri un veneziano a Rialto, «oppure si pensa a un sistema nuovo per mettere le valigie. Così la vita per noi è diventata impossibile».

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