Vanno in pensione le “ricette rosse” Si passa al digitale
VENEZIA. Un pezzo della storia medica va in pensione per far posto a un nuovo servizio di prescrizione digitale che, nelle speranze dei promotori, dovrebbe rendere tutto molto più facile. Parliamo della vecchia ricetta rossa, quel foglio di carta rilasciato dal medico di famiglia per poter acquistare i farmaci. Un addio annunciato ieri dall’Asl 12 e che dovrebbe portare con sé meno carte e burocrazia, aggiungendo invece alla vita quotidiana un servizio moderno per i cittadini. Così la tradizionale ricetta cartacea diventa virtuale, e la prescrizione del medico di base si registra automaticamente nella cartella clinica digitale del paziente, che ormai rappresenta il futuro. Paziente che potrà poi ritirare il farmaco in qualsiasi farmacia, presentando la semplice tessera sanitaria personale e un promemoria stampato su carta comune, o memorizzato sullo smartphone che ormai in molti utilizzano anche per altre operazioni, come prendere l’aereo, il treno o per la prenotazione al cinema. Una piccola grande rivoluzione che manderà nel dimenticatoio i ricettari che facevano bella vista da decenni sulle scrivanie degli ambulatori medici. Tuttavia solo il primo passo in avanti in questa sorta di rivoluzione digitale, perché su questo Fascicolo Sanitario Elettronico in un futuro prossimo saranno scritte tutte le informazioni sanitarie dell'utente (patologie, cure, farmaci utilizzati, allergie, interventi subiti, ndr) permettendo a ciascuno, quando il sistema sarà a regime in ogni sua parte, di farsi curare dove vorrà, anche all'estero. «Dire addio alla ricetta cartacea è solo il primo asso», conferma il direttore generale dell’Asl 12, Giuseppe Dal Ben. «I cittadini vogliono una sanità moderna, con meno carte e meno burocrazia. Il risultato dovrà essere un grande sforzo di modernizzazione dei sistemi informativi sanitari di ogni azienda, che produca una grande semplificazione e minori costi per gli utenti». I medici di medicina generale, i pediatri di libera scelta e le farmacie del territorio stanno aggiornando i loro software per metterli in collegamento con Regione, Ministero dell’Economia e azienda sanitaria. E in questi giorni l’Asl 12 sta coordinando l’attività di formazione, rivolta sia ai medici che ai farmacisti. E per il cittadino si promette un “impatto zero” in termini di disagi. Su indicazione regionale è stato deciso di seguire un percorso di tutela della cittadinanza. E in questa fase iniziale, l’utente che si reca dal suo medico continuerà a ricevere la “ricetta rossa” con stampato un codice identificativo che ne rappresenta l’identità digitale. Ma a breve la “ricetta rossa” scomparirà.
Simone Bianchi
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