Vandali sul ponte appena restaurato
VENEZIA. Il ponte di Rialto e le sue rive stanno per essere “liberati” dalle impalcature dell’approfondito restauro cui è stato sottoposto nello scorso anno e già i vandali sono entrati in azione.
Qualcuno ha infatti inciso l’intonaco di uno dei muri appena rifatti per lasciare un messaggio demenziale a un amico. Un messaggio in dialetto veneziano a conferma che quanto circola sui social, cioè che i primi ad aumentare il degrado della città sono i suoi stessi abitanti, è una triste realtà. A dare l’allarme sull’ultimo vandalismo è stato il Comitato ponte di Rialto, formato da commercianti della zona e amanti del ponte monumentale, che ha scattato le foto del muro rovinato, foto che in breve hanno fatto il giro del mondo e che sono state riprese come simbolo d’inciviltà.
La polizia municipale, già alle prese con il pienone e l'allarme di Capodanno, è arrivata e ha iniziato le indagini. Ora in molti sperano che le telecamere posizionate attorno alla zona di Rialto possano dare un volto e un nome agli autori dell’ultimo atto vandalico, autori, purtroppo, certamente veneziani.
Il restauro intanto, eseguito dal consorzio d’imprese Lares, Lithos e Setten, ha rispettato il crono programma previsto arrivando in vista del termine con un notevole risparmio: solo l’1 per cento circa dei materiali esistenti è stato infatti rimosso. Un particolare che permetterà al benefattore che ha finanziato il restauro, l’imprenditore vicentino Renzo Rosso titolare del gruppo Diesel, di usare il resto dei 5 milioni di euro stanziati per finanziare il rifacimento della pavimentazione di ruga dei Oresi. Co0ntinuano invece i lavori subacquei per la stabilizzazione del manufatto. (u.d.)
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