Vandali scatenati In un solo mese danni a 41 carrozze
MESTRE. Rotti i vetri di finestrini e porte dei vagoni, imbrattate da graffiti le fiancate esterne delle carrozze: solo nell’ultima settimana sono stati cinque i treni regionali presi di mira dai vandali. Ma il bollettino dell’intero mese di marzo è da guerra: danneggiate 41 carrozze di 27 diversi treni regionali con danni calcolati per 23 mila euro.
I dati sono stati diffusi da Trenitalia che per combattere il dilagare dei vandalismi ha annunciato l’aumento dei controlli da parte del personale della Protezione aziendale, la vigilanza privata a cui si affida l’azienda. Senza contare l’assidua sorveglianza già messa in atto dagli agenti della polizia ferroviaria (Polfer) e dai capitreno. Una vera e propria task force, chiamata a contrastare un fenomeno in preoccupante aumento. Mercoledì scorso, 2 aprile, sono stati rotti finestrini e vetri delle porte del Regionale 2729 nel tratto tra Mestre e Venezia. Nello stesso giorno i vandali hanno preso di mira i finestrini di una carrozza del Regionale 2205 Venezia-Trieste. Sabato 29 marzo era toccato ai finestrini di un vagone del Regionale 20858 fra Venezia e Padova e di un’automotrice del Regionale 5943 Bassano-Padova. In appena tre giorni, calcola Trenitalia, danni per oltre 15 mila euro, a cui vanno aggiunti i costi che l’azienda sostiene per le riparazioni e il fermo tecnico delle carrozze in officina.
Ma l’elenco è lungo. Venerdì 28, ad esempio, i vandali hanno preso di mira i finestrini di un vagone del Regionale 11075 in sosta nella stazione di Belluno. «Vetri rotti e attacchi di writers che hanno imbrattato migliaia di metri quadri di superfici interne ed esterne», denuncia Trenitalia. «A conti fatti, se da domani svanissero graffiti e atti vandalici ai danni dei treni del Veneto, si potrebbero “guadagnare” migliaia di ore di lavoro a favore del miglioramento della qualità e di interventi più capillari per un servizio migliore alla clientela».
Intanto disagi, ieri mattina, per gli utenti della tratta Milano-Venezia, a causa dell’investimento mortale di una persona nel Veronese, nella stazione di Castelnuovo del Garda. Per consentire i rilievi dell’autorità giudiziaria, è stato necessario sospendere la circolazione dei treni tra le stazioni di Peschiera e Sommacampagna. Lo stop, durato dalle 10.50 alle 12.30, ha coinvolto tre Frecciabianca, con ritardi tra mezz’ora e 80 minuti.
Intanto oggi alle 10, al PalaPlip di via San Donà, associazioni, comitati e Legambiente Veneto Orientale si ritrovano per dare avvio al Tavolo dei pendolari, con l’obiettivo di lavorare per costruire un’unica piattaforma di richieste, a iniziare dalla correzione dell’orario cadenzato, da strutturare sulla base delle esigenze di chi si sposta ogni giorno: sabato, festivi e periodo estivo compreso.
Denunciano Legambiente e i comitati di Quarto d’Altino e del Veneto Orientale: «Oltre alle sofferenze dovute a guasti su vecchie linee, i pendolari veneti si scontrano con l’assessore Chisso che passa il tempo a fare proclami e si dimentica di annunciare che cosa ha appena fatto con il bilancio regionale: zero risorse sulla Metropolitana Regionale (Sfmr) e nessuna risorsa aggiuntiva per colmare i buchi d’orario nei periodi festivi ed estivi».
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