«Vandali, il Comune è assente»

La denuncia dell’associazione Masegni&Nizioleti: sparito anche un capitello a Santa Margherita
Di Roberta De Rossi

Nelle ultime settimane - armati come sempre di cesoie, raschietto, solventi e pennelli - sono andati a liberare il portone della chiesa di San Giacomo elemosiniere da uno spesso strato di manifesti abusivi, hanno tolto quasi quaranta chili di lucchetti dal ponte de l’Anconeta all’ex cinema Italia, hanno ripulito dai graffiti una casa di fondamenta dei Cereri, dopo che gli anziani proprietari avevano chiesto aiuto per essersi ritrovati i muri lordati dai vandali a Carnevale.

Sono gli attivissimi volontari dell’associazione “I nostri masegni puliti & splendenti” che da due anni ripuliscono i muri e i monumenti della città dai graffiti e i ponti dai lucchetti, contagiando nel fai-da-te nuovi gruppi di cittadini autorganizzati, come i residenti che venerdì hanno liberato le balaustre del ponte de l’Anconeta, pesanti di lucchetti.

Volontari sì, ma non per questo placati: nei giorni scorsi, l’associazione ha scritto una dura lettera al subcommissario Manno, per sollecitare l’intervento di controllo da parte dell’amministrazione, a fronte dei troppi atti di vandalismo da strada, che si sussesuono in ogni dove, senza che mai alcun vandalo venga denunciato e costretto quantomeno a ripulire ciò che ha danneggiato. L’ultima denuncia del gruppo: la sparizione della statua della madoninna dal capitello (divelto) in calle del Fondaco vicino a campo Santa Margherita.

«Non possiamo credere che questo clima di permissivismo, questa totale impunità derivi esclusivamente da problemi di budget», si legge nella missiva inviata al sub commissario Manno, per chiedergli la convocazione urgente di un incontro. «Non accettiamo più la risposta-beffa, dataci finora, che “non si può vivere in uno stato di polizia”. Urge un incontro con la Polizia municipale e l'intervento dell'assessorato ai Lavori Pubblici per la immediata rimozione delle scritte vandaliche che siamo disposti a segnalare».

«Abbiamo fatto dell’impegno civico dei cittadini una bandiera e lo dimostriamo da anni con tutte le persone che hanno a cuore la città e si prodigano per la sua cura: ma non è giusto che tutto sia delegato ai cittadini, il Comune deve fare la sua parte», commenta la presidente dell’associazione, Cecilia Tonon. Ma poiché il volontariato è il cuore di Masegni&Nizioleti, l’associazione lancia anche un appello «agli artigiani veneziani di buona volontà per il restauro del capitello con il ripristino della grata. Sarebbe un bellissimo gesto ed esempio di amore per Venezia». «Da parte nostra», conclude, «siamo disposti a far partire una sottoscrizione per pagare il lavoro degli artigiani che si offriranno».

Il Comune batta un colpo: forte.

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