Vandali chiudono con il lucchetto l’istituto Veronese Marconi di Cavarzere
Cancelli sbarrati lunedì mattina, intervengono i pompieri: le cesoie non bastavano. La preside del tecnico: «In passato atti simili». Il sindaco Munari: «Imbecilli»

Brutta sorpresalunedì mattina per gli studenti, i docenti ed i collaboratori scolastici dell’istituto Veronese-Marconi di via Tullio Serafin a Cavarzere. Il cancello della scuola, infatti, era bloccato da una grossa catena con lucchetto, che di fatto ha impedito a tutti di entrare nell’edificio.
La catena era talmente grossa che le normali cesoie, in dotazione nella scuola, non erano sufficienti per rompere il lucchetto e gli anelli della stessa, tanto che il personale ha dovuto chiamare i vigili del fuoco per poter finalmente entrare e iniziare le lezioni, seppur con una ventina di minuti di ritardo.
I vandali hanno agito di notte o nel lasso di tempo in cui le telecamere esterne non erano ancora state attivate, quindi per il momento è stato solamente possibile segnalare il fatto alla polizia locale. «Non sappiamo chi possa essere stato», ammette la dirigente scolastica Daniela Boscolo.
«Difficilmente si riusciranno ad individuare gli autori di questo atto vandalico. Non è la prima volta che accade e, tra l’altro, assieme al nostro istituto ho saputo anche che alla media Cappon hanno avuto dei problemi simili. In passato abbiamo avuto colla sulle serrature o scritte sui muri. Le telecamere ci sono, ma purtroppo entrano in funzione solamente quando c’è l’attività didattica e comunque queste persone, e spero siano stati dei ragazzi e non degli adulti perché sarebbe ancora più grave, agiscono nascosti da berretti e passamontagna, quindi è difficile scovarne l’identità. Poi, in virtù della legge sulla privacy, siamo costretti a pubblicare sul sito gli orari in cui le telecamere vengono accese e quindi per questi teppisti eludere i controlli diventa tutto molto più facile».
Le scuole italiane sono sempre più nel mirino di giovani vandali. «Ed è sconcertante», ammette la dirigente. «Si sta contaminando anche il nostro territorio che, fino ad ora, eravamo riusciti a tenere estraneo da episodi del genere. È una situazione che deve allarmare l’intera società. Samo di fronte ad una mancanza totale di rispetto e di senso civico ed è ancora più disarmante sentire che questi ragazzi non si rendono nemmeno conto di quanto fanno, solo per avere un quarto d’ora di gloria postando le loro malefatte sui social. E proprio sui social stiamo cercando per vedere se riusciamo ad individuare gli autori del vandalismo che abbiamo subìto».
Il sindaco di Cavarzere Pierfrancesco Munari non ha usato tanti giri di parole per commentare quanto accaduto al “Veronese-Marconi”. «Ogni giorno», ha detto, «succedono cose come questa. Purtroppo siamo di fronte all’ennesima bravata di ragazzini imbecilli». Insomma, è sempre più allarme sociale nei confronti di una generazione che scaccia in questo modo la noia di serate spente.
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