Vandali bruciano caldaia con una bottiglia molotov

Chioggia. Paura ieri dopo mezzogiorno nella sala parrocchiale di Sant’Anna L’ordigno era nello sfiato. Don Nicola: «Per fortuna non c’era ancora nessuno»

CHIOGGIA. Una bottiglietta di tè da mezzo litro, riempita di liquido infiammabile e incastrata dentro la bocchetta di aerazione della caldaia, che sbuca sul retro dell’edificio, fuori vista rispetto alla strada.

È stata questa la “bomba Molotov”, più che artigianale, utilizzata ieri nel tentativo di incendiare la sala parrocchiale polivalente di Sant’Anna. Per innescarla è stata sufficiente, probabilmente, la fiamma di un accendino che qualcuno, stando all’esterno e accostato al muro, ha acceso sotto la bottiglia: il fuoco è divampato all’interno dell’involucro di plastica, poi sceso il condotto di aerazione, è arrivato fino alla caldaia, trovando alimento nelle parti in plastica, nei residui dei fumi di combustione che si depositano sui tubi e sul corpo della caldaia.

Una grande fiammata ha invaso la sala, arrampicandosi sui muri, spargendosi sul pavimento, riempiendo l’ambiente di fumo e, solo per fortuna e mancanza di altra alimentazione, spegnendosi nel giro di breve tempo. Tutto è accaduto, con la sala vuota, tra le 12 e le 13.30, tra la fine dell’ultima Messa della mattina e il momento in cui si doveva preparare la sala per la tombola domenicale.

I vigili del fuoco, intervenuti poco dopo, hanno messo in sicurezza la zona e la polizia ha compiuto i primi rilievi. «Ci sono danni per almeno cinquemila euro» dice don Nicola Nalin, parroco della frazione «siamo assicurati ma ci vorranno giorni e giorni per sistemare tutto e questo è praticamente l’unico spazio pubblico della nostra comunità. Qui si riuniscono i due comitati cittadini, si fanno le recite dell’asilo, la tombola degli anziani, e tutte le altre attività». Ma la domanda cruciale è “chi” abbia voluto compiere un simile gesto, pericoloso per sé e per gli altri e, soprattutto, di puro vandalismo. E Don Nalin ha pochi dubbi. «Proprio qui attorno si trovano spesso gruppi di adolescenti che fumano spinelli e lasciano rifiuti, sporco e lordume in giro dappertutto. Una situazione che dura da anni ma, invece di assumersi la responsabilità di quello che fanno i loro figli, molti si girano da un’altra parte e fanno finta di non vedere».

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