Vampata di vapore ustiona due operai
MARTELLAGO. Una vampata di vapore, improvvisa, e due operai sono finiti all’ospedale con ustioni di secondo e terzo grado. Se la sono vista brutta ma non corrono pericolo di vita i due dipendenti della Pometon di Maerne, che ieri pomeriggio stavano lavorando in un forno nel reparto dove si produce acciaio e sono stati travolti dal vapore. L’episodio è avvenuto alle 15.30 e sono rimasti coinvolti un 21enne, D.C., e un 52enne, M.C. di Mira , queste loro iniziali. Il primo, il più grave e più giovane, è stato trasferito nel reparto di Chirurgia plastica dell’ospedale di Padova con bruciature alle mani e al viso, il secondo, è stato portato prima portato a Mestre con gli stessi problemi e, in un secondo momento, è stato portato nella struttura della Città del Santo come il collega.
Si è trattato di un incidente, a cui cercheranno di dare una risposta gli uomini dello Spisal dell’Asl 3 e dei carabinieri, arrivati sul posto. All’interno della fabbrica metallurgica di via Circonvallazione si tiene molto alla sicurezza e negli ultimi anni c’è stato solo un incidente, nell’aprile del 2015, quanto tre lavoratori rimasero feriti per essersi spezzata una imbracatura in acciaio inox e furono travolti da un telaio. Stavolta è stato un forno; i due, da una prima ricostruzione, indossavano la tuta, come previsto, e l’abbigliamento per operare in sicurezza, dal grembiule ai guanti a tutta l’attrezzatura necessaria.
Stavano agendo sul forno di dimensioni non troppo elevate quando, in un attimo, si è verificata una fuoriuscita di vapore caldissimo che ha colpito i due operai.
Subito sono state prese le misure necessarie, attivate le procedure e chiamati i soccorsi, giunti dall’ospedale di Mirano. I due operai non hanno perso conoscenza ma sono stati presi in cura dai medici che hanno deciso di dirottarli a Padova. Sulle cause si sta facendo luce; escluso lo scoppio, come sembrava in un primo momento, in realtà il forno è integro e potrebbe essere stata dell’acqua finita nella colata ma resta solo un’ipotesi e nulla più. Saranno gli accertamenti più approfonditi a stabilire cosa sua avvenuto con esattezza. Se a questo aggiungiamo il vapore, che non è certo quello che chiunque possa pensare, si capisce a quali rischi siano andati incontro.
Poco meno di tre anni fa, invece, tre operai di una ditta esterna furono travolti da un pesante telaio in acciaio inox, da tre metri per quattro e del peso di diversi quintali, che li ha travolti. Uno ci ha rimesso la falange di un dito, un altro una botta in testa e il terzo è solo finito a terra. E, nel complesso, era andata molto bene. Stavolta tutto è collegato a qualcosa finito nel forno.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia