Vallone Moranzani, Terna chiede lo sblocco dei lavori
MALCONTENTA. Si apre uno spiraglio per lo sblocco dei lavori di interramento degli elettrodotti aerei di Terna nell’area del Vallone Moranzani, a Malcontenta, dove dovrebbe sorgere la discarica di fanghi inquinati scavati dai canali portuali destinata poi a diventare un parco urbano attrezzato di quasi 200 ettari con una collinetta alta 12 metri.
Terna Rete Italia spa ha infatti presentato richiesta di “giudizio di ottemperanza” al Consiglio di Stato per «la corretta esecuzione della sentenza che ha bloccato i lavori di razionalizzazione della rete di elettrodotti tra Venezia-Dolo e Padova-Camin». I legali di Terna si sono appellati al codice di procedura amministrativa per chiedere al Consiglio di Stato di «chiarire se sia possibile procedere con i lavori su tutte le altre parti dell’intervento complessivo».
Tutto ciò in attesa della riedizione dell’autorizzazione per il tratto di nuovo elettrodotto a Villa Sagredo, oggetto della sentenza. «La ripresa dei lavori», ricorda un comunicato di Terna, «sbloccherebbe 290 milioni di investimenti in Veneto, ora congelati con danno per centinaia di lavoratori e oltre 50 imprese coinvolti nei cantieri».
L’istanza al Consiglio di Stato serve per conoscere l’esatta portata del giudicato della sentenza del 10 giugno del 2012 che ha sospeso l’autorizzazione dell’intervento sull’intera rete elettrica tra Padova e Venezia. La sentenza, come è noto, ha rigettato tutte le istanze ricorsive di Comuni e Comitati della Riviera del Brenta che chiedevano l’interramento dell’intera rete (come è previsto per l’area Moranzani a Malcontenta) tranne una, che ha poi motivato l’accoglimento del ricorso, nonché l’annullamento dell’autorizzazione. Infatti, il Consiglio di Stato, ha rilevato la «non adeguata motivazione» del parere positivo espresso dal Ministero dei Beni Culturali in sede di Valutazione di Impatto Ambientale, relativamente al breve tratto di linea in prossimità dell’area su cui insiste Villa Sagredo.
Secondo i legali di Terna «il vizio formale rilevato, riferito a un tratto breve del tracciato, non è idoneo a incidere sull’efficacia delle autorizzazioni già concesse sugli interventi Mirano-Malcontenta e Vallone Moranzani».
Perciò Terna Rete Italia ha chiesto al Consiglio di Stato se la corretta applicazione della sentenza consenta la ripresa dei lavori dell’elettrodotto Dolo-Camin (eccetto il tratto di Villa Sagredo, per il quale è necessaria una riedizione del Via), dell’elettrodotto Mirano-Malcontenta e dell’interramento delle linee presenti nel Vallone Moranzani. Sulle conseguenze della sentenza del Consiglio di Stato sulle opere previste dall’Accordo di Programma per il Vallone Moranzani, l’assessore Bettin ha chiesto e ottenuto dal ministro Flavio Zanonato la convocazione, a breve, di un incontro.
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