Vallenaris bis e badge, Gritti occupato

Gli studenti dell’istituto turistico protestano contro la nuova strada e il tesserino d’ingresso. Oggi sarà autogestione
Di Marta Artico
agenzia candussi, giornalista artico. Istituto Gritti occupato. nella foto il badge usato dagli studenti
agenzia candussi, giornalista artico. Istituto Gritti occupato. nella foto il badge usato dagli studenti

Gli studenti dell’istituto turistico Gritti incrociano le braccia. Si sono introdotti all’interno dell’istituto durante la notte tra lunedì e ieri, grazie a una finestra che da accesso al retro dell’istituto lasciata socchiusa il giorno precedente. Una volta dentro, hanno atteso che venisse mattina e hanno dato il “buongiorno” a bidelli e insegnanti, spiegando che avrebbero “occupato” la scuola, dopo aver calato dalle finestre alcuni striscioni che spiegavano le motivazioni del loro gesto.

I ragazzi sono arrivati alla spicciolata prima che suonasse la campanella, hanno voltato i tacchi e se ne sono andati, mentre il gruppo di occupanti ha intavolato una discussione con la vicepreside dell’istituto. Motivazioni dello sciopero? «La Vallenari bis, il nuovo sistema di entrata scolastica regolato dal badge elettronico e i buchi nel muro in un paio di classi».

«I lavori alla nuova strada di scorrimento procedono veloci», spiega Enrico Medulli, 5A rappresentante d’Istituto, «tutto perché evidentemente come ben sappiamo, ci sono parecchi interessi da parte di molti. Non da ultimo il fatto che la strada dovrà servire per consentire ai carichi diretti all’aeroporto di Tessera, di arrivare velocemente. Inoltre tutta la viabilità che serve le scuole verrà modificata, senza contare che la strada passa attaccata ai nostri istituti, taglia il bosco, i prati, un pezzo di verde. In questo periodo non si fa altro che parlare di smog, polveri sottili, pm10, eppure stanno costruendo una nuova arteria stradale che peggiorerà l’aria che respiriamo noi ragazzi».

C’è poi la questione del badge elettronico, di cui sono stati muniti gli studenti, per entrare in classe e accedere a scuola, una scheda che memorizza a che ora lo studente entra e quanti minuti di ritardo accumula. «I totem realizzati per passare il badge sono uno spreco di denaro, a nostro avviso, specialmente visto che ci sono alcune classi dove sul muro sono evidenti dei buchi da cui escono cimici e formiche». Spiega uno studente: «Magari non succede nulla, ma se trovi un docente che vuole essere pignolo, può anche essere pesante».

Assieme a Medulli, anche Diego Sottana, classe 5CFM. All’interno dell’istituto ieri, sono rimasti circa 25 studenti a presidiare la scuola. «Oggi», spiegano i ragazzi, «abbiamo concordato una giornata di autogestione. Organizzeremo una conferenza climatica sui problemi ambientali, una conferenza su Kobane e dunque sul fronte caldo Siria Turchia e sulla prevenzione all’uso droghe, oltre a laboratori ricreativi, cineforum, giocoleria». Ribadisce Medulli: «La Vallenari bis è un’opera inutile e dannosa». Tra i rappresentanti ieri mattina, anche Marco Depase e Silvia Rigo, tutti e due 5D turistico. «Il badge in sé non è del tutto sbagliato», aggiunge Marco, «ma noi contestiamo la priorità: prima di spendere soldi per i totem elettronici, dovevano mettere a posto la scuola, sistemare alcune carenze, al Foscari hanno i soffitti messi malissimo, non ha senso».

«Oggi si terrà l’autogestione, ossia l’assemblea d’istituto», chiarisce la dirigente Emanuela Cecchettin, «un momento in cui gli studenti rifletteranno sulla situazione e sui disagi, è giusto che discutano della Vallenari bis e che approfondiscano la tematica, visto che li riguarda da vicino». E sul badge: «Il sistema di rilevazione elettronico è utile per la sicurezza e per rilevare assenze e presenze, è stato attentamente valutato in Consiglio dalle componenti, ed approvato favorevolmente da tutti: gli studenti possono riflettere, come scuola siamo sereni, è un sistema adottato in molti istituti e se fosse, si può mettere a punto». Infine sui buchi nei muri: «Non ne ho sentito parlare, di solito se c’è qualche problema interveniamo subito, basta segnalare, verificheremo e nel qual caso agiremo».

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