Vallenari bis, presidio per salvare gli alberi

Terzo giorno di presidio forzato quello di ieri mattina, per i ragazzi del Coordinamento studenti Medi e il comitato VivereMestre, di cui fanno parte gli studenti degli istituto scolastici Gritti e Stefanini, decisi a salvare gli alberi dalle dai cantieri della Vallenari bis, secondo lotto. Ieri verso le 7 la ditta era al lavoro vicino al parco delle scuole: i ragazzi grazie al tam tam sono arrivati alla spicciolata e hanno fatto il girotondo attorno a uno degli alberi del parco per impedire l’abbattimento. Poi si sono spostati alla fine di via delle Messi, sempre zona di cantiere, dove gli operai hanno cercato di continuare il lavoro, senza però riuscirci. Hanno occupato l’area e gli operai, alla fine, hanno riposto i mezzi in cantiere, in fondo a via Grassi.
Sul posto diversi consiglieri di Municipalità e comunali: per Favaro c’erano, tra gli altri, Giorgio Ragazzoni, Lorenzo Luxardi, Paolo Vettorello. «Qui è in ballo il buon senso», sbotta Luxardi, «che qui manca. Al di là del colore politico, è un’altra opera sulla quale sarebbe giusto aprire una discussione pubblica». «È la strada più inutile della storia», spiega il pentastellato Davide Scano, «immaginata in anni in cui non c'erano Passante, sottopassi, niente. Avevamo proposto emendamenti per eliminare l’opera ancora nel 2013 ma l’ex assessore Simionato li bocciò. I soldi stanno aumentando, sarà un pozzo senza fondo». «I 7 milioni desinati agli espropri dove sono?», domanda Nicolò Onesto del Coordinamento, «procedono con espropri che non son sicuri di poter pagare. Lavorano oggi solo per poter arrivare a settembre, hanno paura che aperte le scuole non possano proseguire. E i vicini? Nessuno sapeva nulla, dovrebbe venire l’Ispettorato del lavoro in questo cantiere. Hanno abbattuto alberi in fretta e furia, dove sono i cartelli? La penale? Senza contare che solo questi campi hanno salvato la zona dalle piogge eccezionali. La cooperativa o le cordate, potrebbero fare dell’altro, dirottare fondi, restaurare qualcuno degli edifici vuoti in città». «Se ne potrebbe fare solo un pezzetto, farla sbucare in via di Cavergnago e farla morire lì», suggerisce Scano.
«C’è poco da protestare con un appalto in corso», risponde l’assessore alla Mobilità, Renato Boraso, «Le proteste si fanno quando hanno un senso, in fase progettuale 4 anni fa. I piani regolatori vanno modificati quando si può, altrimenti oltre al danno erariale, c’è la responsabilità contrattuale, pesantissima. Il sindaco Brugnaro ha fatto quattro incontri con i tecnici per capire se era possibile sospendere l’iter, ma si innescherebbe un meccanismo disastroso per chi ha l’appalto e per chi ha aree a Bissuola sud». Prosegue: «La politica si fa per atti amministrativi. Fino ad oggi grillini ed esponenti della sinistra illuminata, dove son stati? Subisco proteste per i tagli alla linea per 19 da arte del Pd ogni giorno. Bene, con i 208 milioni spesi per il tram avremmo 5 corse l’ora del 19 e bus super ecologici, così se non avessero approvato questo progetto non ci sarebbero i problemi di oggi. Ci prendono in giro?». Conclude: «La battaglia vera sarà portare in commissione la strada per ottenere la massima mitigazione ambientale per i residenti, alberi per le scuole, un parco pubblico per la zona della parrocchia di Santa Maria della Pace».
Il gruppo consigliare del Movimento Cinque Stelle ha definito quello del sindaco sulla Vallenari bis, un «atteggiamento pilatesco e arrendevole che nulla ha a che vedere con il "ghea podemo far" urlato nella campagna elettorale».
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