Valanga di osservazioni contro “Laguna dei dogi”

Eraclea. Il M5S ne presenta 50 alla commissione Valutazione ambientale per fermare i milioni di metri cubi di cemento previsti dai privati in Valle Ossi
Di Giovanni Monforte

ERACLEA. Una pioggia di osservazioni inviate dal Movimento 5 Stelle e dagli ambientalisti alla Commissione regionale di valutazione d’impatto ambientale (Via) per dire no al progetto «Laguna del Doge», che il fondo di investimento Copernico e la società Numeria vogliono realizzare su Valle Ossi. Un investimento che prevede la costruzione di un bacino portuale con 1.350 posti barca tra darsena e ormeggi, un villaggio turistico residenziale, strutture ricettive e sportive dove ora c’è uno degli ultimi posti verdi di quella che fu la celebre costa Adriatica Veneta.

Una «colata di cemento» sentenziano gli ambientalisti. Ai rilievi già annunciati da Legambiente e da altre associazioni naturalistiche, adesso si aggiungono ben 50 osservazioni presentate dal Movimento 5 Stelle del Basso Piave. «Il modello di sviluppo proposto dagli investitori basato nuovi centri edificati, sul turismo d’élite e sulla privatizzazione degli ultimi paradisi naturali non risponde più alla necessità sociale, economica ed ecosostenibile per il territorio», dicono gli attivisti M5S, «la dimostrazione, oltre che dai dati, è palese agli occhi dei cittadini, con appartamenti e attività sfitte o invendute. Nelle osservazioni abbiamo voluto sottolineare l’importanza dei siti a tutela comunitaria di cui Valle Ossi fa parte e che doveva essere già classificata zona a protezione speciale. La legge parla chiaro: le aree protette del territorio devono essere ampliate, migliorate e preservate».

Nelle 50 osservazioni il Movimento 5 Stelle solleva una serie di rilievi sottolineando che quanto previsto è «l’esatto contrario di quello che si prefiggono le direttive comunitarie recepite dall’Italia e di come sia irreale il vantaggio per la comunità». Per gli attivisti Valle Ossi potrebbe divenire il laboratorio per un’inversione di marcia verso un modello di turismo diverso. «Sempre di più il turista apprezza località che hanno saputo mantenere un paesaggio incontaminato. La vera opportunità», concludono dal Movimento 5 Stelle, «è saperne rivalutare la ricchezza, preservandola e traendone benefici tramite logiche imprenditoriali lungimiranti che coinvolgano i circuiti turistici, sportivi, culturali ad impatto zero, quali ad esempio visite didattiche, percorsi podistici, ciclabili ed ippici e tutte le realtà che possano essere attirate da un modo meno impattante di investire sul territorio».

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