Val Cimoliana, in 130 per cercare Adriano Duse
MARTELLAGO. In 130 hanno preso parte oggi, sabato 18, all'esercitazione di ricerca voluta in Val Cimoliana, sui luoghi a lungo percorsi dai soccorritori nei giorni successivi alla scomparsa di Adriano Duse, 42 anni, di Maerne di Martellago, domenica 8 maggio, partito per un'escursione sui sentieri al confine tra Dolomiti friulane e Cadore e mai più rientrato.
Fissato il campo base nel parcheggio del Rifugio Pordenone, dove il 9 maggio venne rinvenuta l'auto dell'uomo, alle 8.30 sono stati registrati i presenti, a partire dai 90 soccorritori del soccorso alpino e speleologico del Friuli Venezia Giulia e della delegazione Dolomiti Bellunesi. La ricerca delle persone scomparse è uno degli interventi più complessi dal punto di vista logistico, proprio per questo, prima di suddividere i presenti in squadre e assegnare ad ognuna un'area da perlustrare, si è innanzitutto proceduto a una lezione teorica di ripasso di tutte le procedure, approfittando della presenza dei molti enti.
Le prime a partire sono state le unità cinofile, seguite dai gruppi a piedi, alcuni trasportati direttamente in quota dall'elicottero della protezione civile. Sono stati percorsi i sentieri e ricontrollate aree in precedenza coperte da neve abbondante, sia sul territorio friulano che bellunese. Le ultime squadre sono rientrate attorno alle 16, purtroppo senza riuscire a far luce sulla scomparsa di Adriano Duse, la cui sorella e cognato erano presenti.
La giornata è terminata con una riunione conclusiva per fare il punto con tutti i rappresentanti delle forze dell'ordine e organizzazioni. Hanno preso parte alle ricerche: la direzione regionale della protezione civile con il proprio elicottero, che ha trasportato in quota personale e attrezzatura, e numerose squadre comunali, il soccorso alpino della guardia di finanza di Tolmezzo e Sella Nevea, che ha effettuato una ricognizione aerea col l'NH500 di Bolzano, i vigili del fuoco, il soccorso alpino dei carabinieri di Tolmezzo, il corpo forestale regionale, la polizia locale, nonché 13 unità cinofile (7 del Soccorso alpino, 4 della Protezione civile, 2 del Sagf). Sul posto anche l'assessore regionale alla Protezione civile Paolo Panontin. Di Adriano Duse però, nonostante l'impegno di tanti uomini, nessuna traccia.
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