Vaccini e sociale, ecco gli amici di Chisso
MESTRE. “Vaccinarsi perché” è il titolo dell’incontro pubblico con i saluti di Comune e Municipalità portati dalla presidente del consiglio comunale, Ermelinda Damiano e Marco Bellato, presidente della Municipalità di Favaro che ospita in piazza Pastrello l’appuntamento in programma oggi alle 18 e promosso da una nuova associazione. Sono gli “amici di Erre” e per la cronaca quella R sta per Renato. Renato Chisso, l’ex assessore regionale ai trasporti finito nella bufera della scandalo Mose e uscito dal giugno 2016 dal carcere, giusto un anno fa, dopo aver scontato tra carcere e arresti domiciliari la pena di due anni e 15 giorni per lo scandalo delle tangenti del Mose.
Arrivare a capire che quella Erre sta per Chisso non è difficile perché tanti amici dell’ex politico che vive a Ca’ Solaro stanno in questi giorni promuovendo sui social network l’iniziativa sui vaccini, che segue un primo incontro pubblico sulla demenza senile. Una volta tornato libero gli amici, socialisti e soprattutto sodali di Forza Italia, prima si sono riuniti in comitato per aiutare lui e la sua famiglia ad affrontare le difficoltà economiche del post scarcerazione. E poi è nata l’idea della associazione culturale, «un modo per continuare a stare tutti assieme», ci spiega Monica Di Lella, che è tra quanti la animano. Altri, invece, appena hanno saputo che gli “amici di Erre” organizzano incontri pubblici si sono chiesti se la volontà non fosse quella di aprire un portone all’ex politico per il ritorno, magari un domani, in politica.
«Non è di certo un trampolino di lancio per il ritorno di Renato alla politica visto che lui, poi, manco è iscritto alla associazione. Ci sarà o meno al dibattito sui vaccini, questo lo deciderà lui», dice la consigliera municipale di Mestre Carpenedo e presidente di commissione municipale.
Del resto ora Chisso è liberissimo di andare e fare quel che vuole da cittadino libero.
«È un modo per restare assieme e continuare a pensare ai nostri territori con proposte di rilancio e rigenerazione», continua Di Lella a spiegare. E infatti l’associazione spiega che quel logo, con il ferro della gondola stilizzato, e la “erre” sta a significare «rilancio, ripresa, ricostruire, ricominciare» e l’impegno per Venezia e l’area metropolitana. In città non mancano i sodalizi culturali di ispirazione politica, tra i più noti il Cantiere di Cesare Campa, altro esponente di Fi.
Ora si aggiungono gli amici di “Erre” che per il secondo appuntamento discutono di vaccini con Federico Munarin e Vittorio Selle dell’Usl 3 il dottor Claudio Beltrame. (m.ch.)
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