Vaccini, autocertificazioni Gli asili parrocchiali pronti ai controlli dei Nas

Una circolare della Fism avvisa della possibile richiesta di documenti da parte dei carabinieri. E anche l’Ordine dei medici chiede controlli

MESTRE. Sulle verifiche delle autocertificazioni per i vaccini da consegnare alle scuole, i carabinieri dei Nas sono già entrati in azione nei plessi comunali, e a breve potrebbero arrivare i controlli nelle scuole paritarie.

Se da indiscrezioni si parla di almeno una ventina di casi sospetti ancora da verificare nelle scuole dell’infanzia e negli asili di Ca’ Farsetti, dalla Fism nazionale (le paritarie, ndr) è arrivata l’altro ieri una direttiva a tutte le strutture associate per avvisare della possibile richiesta di acquisizione degli atti da parte dei Nas nelle segreterie scolastiche. Le documentazioni che potrebbero essere richieste dai carabinieri del Nucleo anti sofisticazione sono l’elenco dei bambini iscritti e quello dei frequentanti, l’elenco dei bambini (inviato dall’Usl 3) che non risultano in regola con le vaccinazioni e infine le autocertificazioni consegnate dai genitori. Alla fine dell’ispezione - spiega la circolare - verrebbe richiesta la firma sul verbale da parte del personale scolastico che ha assistito all’ispezione. Intanto a Roma regna il caos sul caso vaccini: resta l'obbligo vaccinale per la frequenza scolastica di nidi e materne, ma un nuovo emendamento al decreto Milleproroghe modifica ancora lo scenario, aumentando la confusione tra le famiglie: per l'anno scolastico che sta per cominciare, 2018-19, sarà infatti valida l’autocertificazione delle avvenute vaccinazioni, ma solo fino al 10 marzo. Dopo questa data, i genitori dovranno consegnare agli istituti i certificati ufficiali.

«Chiederemo come Federazione degli Ordini dei medici e odontoiatri che si faccia una verifica sistematica delle autocertificazioni finora prodotte dalle famiglie dei bambini», afferma Giovanni Leoni, numero due di FnomCeo e presidente dell’Ordine dei Medici di Venezia. «L’autocertificazione semplifica di sicuro la vita al cittadino, ma non esclude la verifica da parte delle istituzioni. Siamo oltretutto solidali verso le difficoltà di presidi e istituti scolastici nell’adeguarsi alle ulteriori modifiche, e invitiamo il ministero della Salute all'unificazione rapida delle anagrafi vaccinali. In Veneto siamo avvantaggiati e molto più avanti, ma altrove si è molto carenti. Le autocertificazioni non dicono che non si devono vaccinare i bambini, e produrle false è un reato. La scorsa settimana siamo stati al Senato perorando il fatto che, allo stato, la Legge Lorenzin era ed è il sistema più congruo per mantenere adeguati i dati vaccinali». La provincia di Venezia è tra le più virtuose, Chioggia prossima alla copertura vaccinale totale, e il 23 settembre a Venezia in Salute in piazzetta Pellicani a Mestre si parlerà proprio dei vaccini. —


 

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