“Vacanze sicure” al mare tutto a misura di bagnanti
SOTTOMARINA. Nessuno va in vacanza con l'idea di ammalarsi, infortunarsi o farsi del male. Ma può succedere. E c'è anche chi, soffrendo di qualche disfunzione, sa già in partenza che avrà bisogno di assistenza medica. Ebbene, in tutti questi casi, sappiate che Sottomarina è una delle spiagge più sicure d'Italia.
Il perché lo hanno spiegato ieri mattina il direttore generale, Giuseppe Dal Ben, e il primario del pronto soccorso, Andrea Tiozzo, illustrando il progetto «Vacanze sicure», studiato per far fronte ai bisogni delle circa 300 mila persone che vivono a Chioggia d'estate, sei volte più dei residenti anagrafici. Il progetto coinvolge 144 dipendenti dell’Usl, tra medici, infermieri e tecnici, più altri 15 (nove infermieri e sei operatori sanitari) appositamente assunti ed è finanziato dalla Regione. Nel dettaglio: dall'inizio di giugno saranno attivi tre ambulatori infermieristici in spiaggia: uno allo stabilimento Indiga, uno al Granso stanco e, novità di quest'anno, uno più a sud, in zona Tegnue, dotati anche di quad per raggiungere più facilmente qualsiasi punto del litorale.
Sarà aperto anche l'ambulatorio medico per il turista, utile a decongestionare il pronto soccorso, e saranno potenziati gli ambulatori di radiologia, ortopedia, cardiologia e servizi come il laboratorio analisi, il Sert e l'emodialisi. Novità di quest'anno l'ambulatorio pediatrico per i non residenti.
E, affinché tutti possano destreggiarsi tra orari e modalità dei vari servizi, «Vacanze sicure» è anche una App, scaricabile gratuitamente sul telefonino, in sei lingue, che fornirà tutte le istruzioni necessarie a rintracciare, anche con geomappatura implementata, i servizi medico assistenziali. Novità di quest'anno: la prenotazione on line della visita e il download dei referti, sempre tramite la app. A valle di tutto questo, però, c'è un lavoro importante che ha richiesto, ad esempio, la mappatura di tutte le elisuperfici fruibili per il soccorso, la numerazione delle torrette («Non dovete spostarle senza comunicarcelo», ha detto il dottor Tiozzo ai rappresentanti della categorie turistiche) e dei pennelli litoranei, per riconoscere più facilmente i luoghi.
E c'è un lavoro anche a monte che consiste nella pubblicizzazione di questi servizi anche mediante la semplice distribuzione dei depliant che li illustrano. E qui Tiozzo ha “tirato le orecchie” proprio agli operatori turistici. «L'anno scorso i depliant sono rimasti nei cassetti» ha detto. «Siamo imbarazzati», ha ammesso Luciano Serafini, del gruppo turismo Chioggia «ma quest'anno faremo meglio. Invitiamo il Comune a curare la cartellonistica».
Diego Degan
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