Vacanza rovinata dalla “movida”, risarciti

Due fidanzati avevano prenotato in una “località tranquilla” di Malta. Poi la sorpresa

MIRA. Volevano rilassarsi una settimana nel silenzio di una tranquilla località di mare a Malta, si sono ritrovati dentro un centro commerciale in uno dei luoghi della “movida”. I turisti, una coppia della Riviera del Brenta, hanno chiesto i danni, ottenendo un risarcimento.

La vicenda, capitata la scorsa estate ad una 25enne studentessa di Mira e al suo ragazzo, un 28enne di Fossò. Avevano prenotato in un’agenzia di viaggi della zona una settimana, a Malta, a Sliema, al The Strand hotel & Suites, per 880 euro ciascuno: un luogo di mare scelto per la sua tranquillità, perché la coppia voleva rilassarsi. Alla vigilia della partenza, i due giovani, avevano avuto dei problemi per il ritiro dei biglietti aerei, uno dei quali era col nome sbagliato.

Sono stati informati dall’agenzia che la camera dell’hotel prescelto non è più disponibile. Erano stati spostati al Be. Hotel a St. Julian. I due turisti hanno espresso subito tutte le loro perplessità, perché la nuova destinazione era tutt’altro che “tranquilla”. St. Julian infatti è “l’Ibiza” di Malta per le sue discoteche, i locali, la vita notturna.

Ma dall’agenzia hanno rassicurato, che l’hotel si trova in una posizione defilata rispetto al centro. Quando però i due fidanzati sono giunti a destinazione hanno, scoperto che l’hotel si trova in realtà all’interno di un grande centro commerciale, il Bay Street, cuore di St. Julian. Per non parlare della camera assegnata: ricavata nello stanzino dove ci sono le scale di emergenza, con un letto da una piazza a mezzo. I due hanno reclamato in reception, ma sono riusciti a ottenere solo l’assegnazione di un’altra stanza. Dopo una notte insonne hanno scoperto che il ristorante serve tutto il centro commerciale, e che la spiaggia era a cinque chilometri dall’’hotel. Una volta rientrati, i due hanno deciso di chiedere un risarcimento. Grazie ad una agenzia, Studio 3A, società specializzata nella valutazione delle responsabilità, hanno ottenuto un risarcimento pari a metà del prezzo pagato. (a. ab.)

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia