«Va introdotta la rottamazione»
Scarpa: le precedenti giunte non ci hanno ascoltato, intervenga Brugnaro
«Non ce la prendiamo con l’ostello, sia chiaro. Tutti abbiamo viaggiato da giovani, zaino in spalla, e francamente una ricettività a basso prezzo è un segmento di mercato di cui in città si sentiva la necessità perché Venezia non può essere solo di chi ha tanti soldi». Claudio Scarpa, storico direttore dell’Associazione veneziana degli albergatori, ribadisce la posizione della categoria. «Sono altri i progetti che ci preoccupano», spiega e il riferimento è ai quattro alberghi in costruzione di fronte all’ostello. Tanto per fare un esempio. O ai tanti progetti “dormienti” che prevedono un albergo: dall’ex Umberto I alla torre vicino alla Nave dei Vero.
«Abbiamo ottenuto dall’attuale amministrazione comunale un piccolo passo avanti su Venezia centro storico (il riferimento è ai cambi di destinazione d’uso)e ora invitiamo l’amministrazione Brugnaro a fare un passo, altrettanto atteso su Mestre», spiega Scarpa. «Ovvero legare le concessioni per nuovi alberghi alla rottamazione di vecchi alberghi». Come? Scarpa spiega: «Prevedendo che i privati che vogliono costruire acquisiscano un vecchio albergo. Poi a seconda delle cubature, in quegli edifici si può fare altro: si possono trasformare in case o uffici oppure demolire per creare aree di parcheggio o meglio aree verdi. Nel centro di Mestre per esempio questa soluzione garantirebbe un beneficio collettivo», spiega il direttore di Ava. Una proposta che ha oramai un decennio.
«Le precedenti amministrazioni su questo fronte non ci hanno mai ascoltato. Ora ci aspettiamo da questa giunta un atto su Mestre e in questo senso lanciamo un appello alla giunta Brugnaro».
(m.ch.)
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