Va fuori strada con la moto e muore

SALZANO
Perde il controllo della moto, esce di strada e muore. I sogni e le speranze di Stefano Esposito, 49 anni, si sono spenti lungo l’asfalto di via Roma, all’altezza della rotatoria del supermercato Coop attorno alle 23.30 di lunedì. L’uomo, originario di Dolo e residente con la compagna a Borgoricco (Padova), viaggiava a velocità probabilmente molto sostenuta – stando a una prima ricostruzione – lungo l’arteria stradale più volte teatro di incidenti. Arrivato all’altezza della rotatoria allungata, però, è andato dritto schiantandosi prima contro la segnaletica verticale e infine finendo la sua corsa fuori strada. Un botto secco, un colpo violento che non gli ha lasciato scampo.
Poco più avanti c’era una pattuglia dei carabinieri, che ha visto tutta la scena dell’incidente in diretta. Sono loro gli unici testimoni della tragedia. Il 49enne è deceduto praticamente sul colpo. I militari hanno immediatamente contattato i vigili del fuoco e il Suem 118 di Mirano. Una volta arrivati i soccorsi, i sanitari altro non hanno potuto fare che constatare il decesso a causa dei traumi riportati, a nulla sono valsi i tentativi di rianimazione. Sul suo corpo è stato steso un lenzuolo bianco, in attesa che arrivasse il medico legale di turno.
Nell’impatto non sono rimasti coinvolti altri mezzi, né in quel momento c’erano altri veicoli lungo la strada. Il motociclista viaggiava solo sulla sua Honda Cbf 600 ed è uscito di strada autonomamente. Gli unici testimoni sono gli uomini delle forze dell’ordine che si trovavano di pattuglia.
Da una ricostruzione dell’incidente da parte dei carabinieri, ad aver causato la fuoriuscita potrebbe essere stata l’elevata velocità che ha portato a sottovalutare la rotatoria che si accingeva a percorrere, forse una distrazione, le ipotesi possono essere più d’una. Alle forze dell’ordine è toccato dare la notizia alla famiglia, che adesso è chiusa nel dolore.
L’uomo, un operaio delle Acciaierie Venete di Padova, era originario di Dolo, dov’era nato, ma risiedeva a Sant’Eufemia di Borgoricco. A piangerlo adesso sono anche le persone con le quali lavorava e che con lui hanno condiviso un pezzo di vita.
La rotatoria di via Roma, che poi diventa via Circonvallazione, un paio di anni fa è stata teatro di un altro mortale, che ha visto coinvolto un ciclista. La scia di sangue è lunga, specialmente lungo i due rettilinei che precedono le intersezioni.
Quello che la polizia locale dell’Unione dei Comuni del Miranese può fare è controllare la velocità. «Si possono mettere tutti i deterrenti possibili», spiega il responsabile del Pronto intervento e Infortunistica Enio Zanon, «ma sono solo le persone che possono fare la differenza andando piano e prestando attenzione». Dall’inizio di quest’anno, in ogni caso – fa notare il commissario – i mortali sono stati solo 2 contro i 7-8 degli anni precedenti e sono pochissime le moto coinvolte. —
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