Va a raccogliere le prugne, cade e muore
BIBIONE. Ha perso la vita uno dei pionieri dello sviluppo edilizio e turistico di Bibione. Rodolfo Gnan, 81 anni, residente a Bibione, è caduto mentre stava raccogliendo delle prugne da un albero nella sua azienda edilizia di Bevazzana, sull’omonima via della località alle porte di Bibione, nel Comune di San Michele. Gnan, cadendo da più di quattro metri, ha riportato un grave trauma cranico e altri traumi di minore entità. Una volta giunto al Pronto soccorso dell’ospedale di Mestre è spirato. Al suo capezzale sono arrivati i quattro figli. L’uomo, soccorso dagli operatori sanitari del Suem di Bibione, è stato portato via in elicottero e trasferito all’ospedale dell’Angelo di Mestre, quindi centralizzato ma non ce l’ha fatta. Fonti mediche hanno parlato subito di condizioni disperate.
La notizia si è diffusa molto rapidamente a Bibione e San Michele dove la famiglia Gnan, originaria comunque della zona compresa tra Caorle e San Stino, è molto conosciuta. La ditta stessa, la Gnan Rodolfo, impresa di vendita di materiali edili, lavora molto anche nella vicinissima Lignano, località separata da Bevazzana soltanto da un ponte sul fiume Tagliamento che si chiama proprio ponte di Bevazzana.
Rodolfo Gnan, pur avendo superato gli 80 anni, era descritto come persona che possedeva una vitalità da ragazzo.
Ieri mattina si è recato nella sua azienda, ora gestita attivamente dagli eredi. Ha salutato la figlia Paola che lavora lì poi si è arrampicato, come faceva talvolta, sulle confezioni di mattoni posizionate una sopra l’altra vicina a un prugneto, che sorge proprio nell’area dell’azienda di via Bevazzana al civico 71. Erano le 10 quando Rodolfo Gnan era intento a raccogliere le prugne. Forse per il caldo, forse per una distrazione, Gnan è caduto dalla pila di mattoni, sbattendo violentemente il capo a terra dopo un volo di almeno quattro metri. Ha perso molto sangue ed è stato soccorso privo di conoscenza.
Sul posto si sono precipitati gli infermieri e il medico del Suem di Bibione, con i carabinieri della stazione di Bibione, più vicini al luogo dell’incidente rispetto a quelli di San Michele. Mentre Rodolfo Gnan in ambulanza veniva portato in via Maja, l’elisoccorso atterrava sul target, a due passi dal Pronto soccorso. Gnan è stato quindi intubato e portato in elicottero a Mestre.
A Bibione e San Michele, ma un po’ in tutto il Veneto orientale e nel vicino Friuli è forte la malinconia per la sorte di uno dei grandi costruttori protagonista dello sviluppo edilizio della località turistica. Rodolfo era il secondo di una famiglia numerosa. Il capostipite era originario di San Stino. Lascia nel dolore numerosi fratelli. Graziella, Luigino, Ennio, che abita in Francia, Ferruccio, Norma, Adelina che abita a Torino, mentre nel 2008 era mancato il primo dei sui fratelli, Giovanni. Rodolfo Gnan aveva quattro figli, Marina, Simonetta, Alessandro e Paola. Abitava in via Aquila con la figlia Simonetta. Rodolfo era un cattolico credente. Lo piange anche la parrocchia di Bibione, che lui frequentava moltissimo. Profondamente addolorato e scosso anche don Andrea Vena.
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