Usura, in 25 chiedono aiuto una decina gli imprenditori
MIRA. Aumentano le vittime degli strozzini e lo sportello anti usura istituito dal Comune di Mira registra dati davvero preoccupanti. Imprenditori tartassati dalla crisi, giocatori d’azzardo incalliti ma anche tanti normali cittadini, tutti sull’orlo del baratro per aver chiesto credito agli usurai. Quello di Mira è l’unico sportello anti usura presente in Veneto oltre a quello di Verona. Negli ultimi 12 mesi ha accolto vittime da tutta la provincia, ma anche dal Padovano e dal Trevigiano. Delle 25 vittime aiutate legalmente e psicologicamente, il 90% dei casi è già stato risolto positivamente.
Quasi tutte le vittime si sono rivolte allo sportello per chiedere aiuto dopo essersi infilate in un tunnel da cui è difficile uscire. A Mira il servizio è stato inaugurato un anno fa grazie a una convenzione tra amministrazione comunale e Anvu (Associazione nazionale vittime usura). Ad andare nel dettaglio è il referente veneto dell’associazione, Mario Biscaccia. «Quello dell’usura», dice Biscaccia, «è un mondo sommerso dove molte vittime non trovano il coraggio di segnalare ciò che subiscono. Bene ha fatto il Comune di Mira ad aprire questo sportello. Qui riscontriamo molti casi di usura criminale. La metà riguarda imprenditori che, in preda alla crisi, è andata a chiedere soldi alle persone sbagliate. Un altro tipico esempio è quello del giocatore d’azzardo che si fa prestare i soldi per andare al casinò o alle sale slot. Nei casi di usura criminale, gli strozzini chiedono mediamente il 30% al mese sul prestito concesso». Ma non solo. «Non c’è solamente l’usura criminale», prosegue Biscaccia, originario di Campolongo, «registriamo anche tanti piccoli casi di usura bancaria, che tratta per noi un’esperta come Roberta Snichelotto di Stra. In queste situazioni molti cittadini sono costretti a pagare per anni forti interessi».
Soddisfatti il sindaco di Mira Alvise Maniero e l’assessore Orietta Vanin, «Ci siamo attivati per contrastare questo grave fenomeno molto diffuso anche in Riviera», dicono Maniero e Vanin, «si va dall’anatocismo bancario, ovvero la speculazione sugli interessi da parte delle banche, all’usura utilizzata dalle reti mafiose. L’usura trova forza nella paura delle vittime, ma questo sportello e le tante storie di vittoria sono la prova che l’usura può essere sconfitta. Le vittime non sono sole: questa è una battaglia che combattiamo assieme».
I volontari dello sportello anti-usura accompagnano le vittime nella denuncia alle forze dell’ordine, seguono il loro iter nell’accesso ai fondi statali per le vittime di usura e offrono sia un consulto tecnico sia un sostegno morale. Lo sportello è aperto il lunedì e il mercoledì dalle 15 alle 19 accanto al municipio di piazza IX Martiri, nello stabile dove ci sono anche sportello donna e la Pro Loco.
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