Ustiona il convivente con il ferro da stiro

Vigonovo, la donna dovrà rispondere di lesioni aggravate e violenza privata: ha provocato bruciature di secondo grado al compagno
Una donna stira a casa in una foto d'archivio del 28 febbraio 2006. In quattro casi su tre (76,2%) il lavoro familiare delle coppie è ancora a carico delle donne: emerge dai dati Istat, riferiti al 2008-2009, diffusi alla Conferenza nazionale della famiglia che oggi conclude i suoi lavori a Milano. ANSA / LUCA CASTELLANI
Una donna stira a casa in una foto d'archivio del 28 febbraio 2006. In quattro casi su tre (76,2%) il lavoro familiare delle coppie è ancora a carico delle donne: emerge dai dati Istat, riferiti al 2008-2009, diffusi alla Conferenza nazionale della famiglia che oggi conclude i suoi lavori a Milano. ANSA / LUCA CASTELLANI

VIGONOVO. Picchia il convivente con il ferro da stiro bollente e gli provoca ustioni di secondo grado alla schiena che gli lasciano profonde ed indelebili cicatrici. Ora per la donna, M.C. di 48 anni, residente a Vigonovo, sono guai seri . È stata rinviata a giudizio dal tribunale di Venezia e dovrà rispondere dell’accusa di lesioni, e violenza privata nei confronti di un 45enne dello stesso paese. La prima udienza è prevista per il 6 giugno.

Rapporti già tesi. A raccontare cosa è successo è l’avvocato della vittima. I fatti risalgono al 2011. "Da tempo i rapporti fra i due conviventi erano tesi", spiega l’avvocato Alessandro Menegazzo. La donna e il suo convivente erano ai ferri corti. La donna - insiste il legale del marito - prima dell’episodio dell’aggressione con il ferro da stiro aveva già alzato le mano nei confronti del 45ennne colpendolo con il manico di una scopa.

A colpi di ferro da stiro. «Il mio cliente, che di carattere è una persona bonaria», spiega l’avvocato Menegazzo, «era nel salotto di casa quando ha avvisato la sua compagna che sarebbe uscito per prendere le sigarette. Dietro la porta del salotto però era nascosta M.C. che gli ha letteralmente stampato il ferro da stiro bollente sulla schiena e su un braccio». L’uomo, terrorizzato e sotto choc, è uscito di casa e ha chiesto aiuto. È stato portato in ospedale a Dolo dove gli sono state riscontrate lesioni ed ustioni di secondo grado. Ha subito sporto denuncia ai carabinieri.

Chirurgia plastica. «Le cicatrici alla schiena e al braccio risalenti a quella aggressione», dice l’avvocato Menegazzo, «ci sono ancora tutte e servirà un intervento di chirurgia plastica per rimuoverle». Nel frattempo, dopo quello che è accaduto, l’uomo è uscito di casa.

Sempre più donne violente. «Spero che nel processo contro questo atto di violenza gravissimo non ci siano preclusioni culturali di alcun tipo», dice Menegazzo, «Va considerato cioè che la parte debole e soccombente alla violenza di genere in questo caso è quella maschile. Non ci devono essere scusanti, insomma, né a uomini violenti, né a donne violente che negli ultimi anni, statistiche alla mano, sono sempre più numerose».

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