Università, scambio delle sedi tra San Sebastiano e le Terese

Il rettore Ferlenga: «Sarà una permuta di comodati d’uso tra i due atenei». A sottoscriverlo anche Ca’ Farsetti, proprietario del complesso a Santa Marta

VENEZIA. Sarà uno scambio di comodati d’uso quello che consentirà alle università di Ca’ Foscari e dello Iuav di attuare finalmente la permuta tra le sede cafoscarina di San Sebastiano e quella delle Terese, occupata invece dall’ateneo guidato dal professor Alberto Ferlenga. Uno scambio di sedi di cui si parla ormai da un paio d’anni, ma che andrà finalmente in porto grazie anche alla “mediazione” del Comune.

«Il problema era che San Sebastiano è di proprietà di Ca’ Foscari» spiega il professor Ferlenga «mentre le Terese è di proprietà del Comune che lo ha ceduto a sua volta in comodato allo Iuav. Per questo serve anche la partecipazione della convenzione dell’Amministrazione comunale. A Ca’ Foscari andrà anche un conguaglio di 1,8 milioni da parte dello Iuav, per i lavori necessari per l’adeguamento della nostra sede attuale».

Anche l’assessore comunale al Patrimonio Luciana Colle conferma: «Stiamo lavorando al nuovo comodato per le Terese». Si tratta tra i due atenei di uno scambio di ex conventi, entrambi divenuti sedi universitarie, con una permuta trentennale. L’offerta nasce dalla necessità di Ca’ Foscari di usufruire di nuovi spazi per dipartimenti, studioli e biblioteca e si inserisce nell’azione di riqualificazione e uso pubblico dell’area urbana di San Basilio, su cui insistono entrambi gli atenei.

Lo Iuav ha aderito allo scambio, nel quadro dell’accordo già raggiunto con Ca’ Foscari su tutto l’assetto globale dell’area universitaria di San Basilio. La situazione delle seicentesche Terese appare complessa per i ben noti problemi statici e le ingenti spese di manutenzione dell’ex convento e anche per il fatto che vi siano poche aule e molti studioli di docenti.

La sede cinquecentesca di San Sebastiano è invece per Iuav più adeguata, con una dimensione più ridotta e una diversa distribuzione degli spazi - 18 aule piccole e meno studioli - con un possibile risparmio di circa un terzo sui costi di gestione per l’ateneo e il vantaggio di essere vicina all’area dei Magazzini Frigoriferi, sempre di sua proprietà.

A San Sebastiano potrebbe riunire tutte le attività didattiche del Dipartimento di Progettazione e Pianificazione e una parte di Arti, mentre la sede di Ca’ Tron sarebbe liberata per essere usata come luogo di rappresentanza capace di generare nuove risorse economiche per lo Iuav. Ca’ Foscari ha già fatto compiere uno studio di fattibilità sulla possibile collocazione nel complesso delle Terese del dipartimento di Studi sull’Asia e Africa mediterranea, con la relativa biblioteca che ora si trovano nelle sedi universitarie di Ca’ Vendramin e Ca’ Cappello, con un avanzo di spazi per prevedere qui anche tre nuove aule per 300 posti.

Già compiuta anche dalle Agenzia delle Entrate, su richiesta congiunta dei due atenei, la stima del valore di diritto d’uso trentennale dei due ex conventi. San Sebastiano vale circa 17 milioni e 600 mila euro, contro i 15 milioni e 700 mila euro delle Terese, che hanno maggiori problemi di manutenzione, con una differenza di circa 1,7 milioni, compensata però con i crediti che Iuav vanta nei confronti di Ca’ Foscari per l’uso degli spazi universitari di San Basilio. Ca’ Foscari prevede di spendere circa 5 milioni per l’adeguamento impiantistico ed edilizio del complesso delle Terese, ma risparmierà su Ca’ Vendramin, dov’era in affitto e che lascerà libero. —


 

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