Università, prof in sciopero da oggi esami a rischio

La lettera è stata sottoscritta anche da 27 docenti di Ca’ Foscari e 6 dello Iuav Il rettore Bugliesi: «Lauree e almeno un appello saranno comunque garantiti»
AGOSTINI VENEZIA 27.11.2008.- RESTAURATO IL PORTALE DELL'UNIVERSITA' DI CA' FOSCARI.- INTERPRESS
AGOSTINI VENEZIA 27.11.2008.- RESTAURATO IL PORTALE DELL'UNIVERSITA' DI CA' FOSCARI.- INTERPRESS
Scatta oggi l’astensione dei docenti universitari dallo svolgimento degli esami per protestare contro il blocco del Governo degli scatti di stipendio dei professori e dei ricercatori universitari, oltre che dei ricercatori degli enti di ricerca italiani, oggetto di una vertenza che prosegue dal 2014. Tra i 5.444 firmatari della lettera di proclamazione dello sciopero, promosso dal Movimento per la dignità della docenza universitaria, si sono anche 33 professori veneziani: 27 dell’Università Ca’ Foscari e 6 dello Iuav. Numeri, questi, del tutto provvisori, tenuto conto che ci sono docenti che hanno firmato solo a sostegno delle motivazioni della protesta, e che quindi teoricamente non scioperano, e altri che invece potrebbero aggiungersi e decidere all’ultimo di aderire all’astensione che durerà fino 31 ottobre.


«Ci siamo attrezzati per garantire le lauree e comunque un appello dell’esame nella sessione», chiarisce il rettore Michele Bugliesi, «Al massimo l’esame viene ritardato di qualche settimana rispetto alla data inizialmente fissata». Ca’ Foscari ha chiesto ai docenti di dare comunicazione dell’adesione allo sciopero nell’ottica di avvisare gli studenti. Ma non trattandosi di una procedura obbligatoria, è possibile che i docenti avvisino a ridosso della data dell’esame oppure non avvisino affatto, creando così l’effetto sorpresa e il conseguente disagio. «C’è stato molto allarme quando è stato dichiarato lo sciopero che tocca nel vivo noi studenti», spiega Matteo Baroglio, coordinatore dell’Unione degli Universitari di Venezia, «Per questo già a luglio ci eravamo impegnati a contattare i docenti che avevano firmato la lettera per capire come concretamente avrebbero voluto attivare la protesta. I numeri a Venezia sono comunque bassi rispetto ad esempio alle 150 adesioni a Padova. Non siamo d’accordo sulle modalità ma è chiaro che il diritto allo sciopero c’è e va garantito. Al Senato accademico di luglio, la presidente dell’Assemblea dei rappresentanti degli studenti ha presentato una mozione, poi approvata all’unanimità, per chiedere che venga garantito almeno un appello nella sessione autunnale, che la data di chiusura del libretto per chi si deve laureare sia successiva all’ultimo giorno dello sciopero e che l’università si preoccupasse di informare tutti gli iscritti del rischio sciopero».


Cosa che è effettivamente avvenuta nei giorni scorsi quando da Ca’ Foscari è partita una comunicazione ai 20mila studenti. «Nel periodo autunnale, dal 28 agosto al 31 ottobre 2017, i docenti potrebbero astenersi dal tenere l’appello dell’esame di profitto già programmato, per la durata massima di 24 ore corrispondenti alla giornata fissata per l’appello così come comunicato da ogni professore al direttore di Dipartimento o nella propria pagina personale. I docenti che aderiranno garantiranno comunque un appello straordinario a partire dal quattordicesimo giorno successivo alla data dello sciopero, riservato a quanti erano regolarmente iscritti all’appello di esame». Decisa la proroga delle verbalizzazioni degli esami interessati al 14 ottobre. Anche per le agevolazioni economiche, il termine per la maturazione dei requisiti di merito è stato spostato al 14 ottobre anziché quello previsto del 30 settembre. Gli stessi studenti hanno contattato i professori firmatari della lettera per capire se e come aderiranno allo sciopero: si contano più mancate risposte che rassicurazioni.


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