Unioni civili, il primo sì fissato a ottobre
C’è una coppia di veneziani che ha già stabilito la data: si presenterà in municipio nel mese di ottobre. Un’altra coppia sta fissando la data in questi giorni, probabilmente diranno sì davanti all’officiante, alla fine di agosto, dal quale, emozionati, si sentiranno dire: «Vi dichiaro unite civilmente».
Anche il Comune di Venezia si sta attrezzando per poter celebrare le Unioni civili, a partire dalla seconda metà di agosto. Nei giorni scorsi sono arrivati i decreti attuativi della tanto discussa Legge Cirinnà - c’è chi la ritiene un’oscenità, chi un buon punto d’arrivo e chi un accordo al ribasso - e anche gli ultimi dubbi interpretativi su formule, registrazioni e bolli sono in fase di risoluzione. Per questo dalla metà di agosto, stando alle ultime indicazioni, potranno essere celebrate a Venezia e nelle altre città le unioni civili. Per poterle prenotare i richiedenti dovranno - così come si fa già oggi per i matrimoni - compilare un form online con i dati necessari, compresi data e luogo individuati per la cerimonia. Il sito del Comune, fanno sapere da Ca’ Farsetti, sarà aggiornato e accessibile per le richieste nell’arco di pochi giorni. Decine le telefonate che, nei mesi scorsi, a partire già dallo scorso dicembre, sono arrivati agli uffici dello stato civile del centro storico a Palazzo Cavalli e della terraferma in via Cappuccina per avere indicazioni sull’iter.
Telefonate arrivate da molte coppie residenti in città ma in tanti hanno chiamato anche dall’estero, soprattutto dall’Olanda, interessati a capire se e quale percorso si debba seguire per potersi unire civilmente in una città romantica come Venezia. A telefonare inoltre sono state anche alcune agenzie che già si stanno specializzando nell’organizzazione di cerimonie per le unioni civili. Per fare il punto della situazione sulle Unioni civili in città domani mattina Franca Pasqualato, responsabile del servizio di Stato civile, interverrà alla I commissione consiliare, che si occupa di questi argomenti, presieduta da Monica Sambo (Pd) che per prima ha dato la propria disponibilità ad officiare. «Finalmente dopo l'approvazione da parte del parlamento della Legge Cirinnà anche il Comune di Venezia può officiare le unioni civili in città. Ad ora non vi sono ancora informazioni sull'iter da seguire per poter celebrare tali unioni, per questo ho convocato la prima Commissione giovedì alle 12 per presentare ai consiglieri e anche alla città, questa importante celebrazione», spiega Sambo, «sembra che il Comune intenda utilizzare per officiare le unioni civili le stesse sedi previste per i matrimoni, notizia che certamente mi vede favorevole in quanto è necessario dare giusta importanza e dignità a queste unioni».
Può sembrare scontato, ma non lo è poiché comuni come Brescia hanno deciso di distinguere tra le sale disponibili per i matrimoni e quelle per le unioni civili. «Sono conscia che a livello nazionale ci sia ancora molto da fare, ma certamente la nuova legge e la sua attuazione rendono l'Italia un paese più civile», aggiunge Monica Sambo, da tempo impegnata sul fronte dei diritti civili, «dopo anni di discussioni finalmente tutte le coppie potranno avere medesimi diritti ed obblighi reciproci, sperando che nel futuro vi possa essere una effettiva equiparazione con il matrimonio».
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