Unione Comuni, il Pd attacca i sindaci Forcolin e Sensini
MUSILE. «La contrarietà da parte dei sindaci di Fossalta di Piave e Musile alla fusione dei Comuni fa capire quali siano i motivi di questa loro posizione: il campanilismo e la paura di perdere la poltrona». Nel dibattito sulla possibile fusione dei Comuni del Basso Piave, il Pd di Musile va giù duro contro i sindaci Forcolin e Sensini. «Sono rimasti gli unici avanguardisti della Lega del Basso Piave contrari alla fusione. Le prese di posizione delle amministrazioni di Musile e Fossalta sono state sterili», attacca Massimiliano Capiotto, capogruppo Pd a Musile, «solo critiche alla mancata cooperazione tra gli enti, dimenticandosi che per oltre cinque anni le amministrazioni di Fossalta, Musile e San Donà sono state a guida leghista e che forse le responsabilità maggiori della mancata cooperazione sono proprio in capo alle tre amministrazioni di centrodestra».
Il Pd si chiede perché tra Musile e Fossalta, che sono confinanti, non si è aperta una discussione sull’unione dei servizi, tanto più che Fossalta è obbligata entro il 31 dicembre, viste le dimensioni. (g.mon.)
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