Un’insegnante vittima di bullismo
VENEZIA. Combatte il bullismo, ma ne diventa lei stessa la vittima. Una docente di una scuola superiore del Veneto orientale è ora in malattia, colpita da una forte depressione, che le ha impedito di proseguire la sua attività scolastica regolarmente e con la massima serenità.
La docente era stata protagonista di una serrata lotta al bullismo all’interno dell’istituto in cui lavora, promuovendo varie iniziative di sensibilizzazione tra docenti, famiglie e studenti. Un compito che si è presa in carico per la sua sensibilità sull’argomento. Probabilmente sulla vicenda sarà aperta un’inchiesta.
Ha aiutato dei ragazzi, colpiti dalle angherie dei bulli, ma è finita per esserne lei la vittima in uno strano e ingiusto contrappasso. La notizia si è diffusa rapidamente in rete dopo che già nella scuola era diventata di dominio pubblico. La docente sarebbe stata presa di mira da un ragazzo, ancora minorenne, con problemi comportamentali e psichici, quindi altre difficoltà vissute in famiglia.
Un ragazzo, che era stato inizialmente vittima di alcune bande di giovani e poi si è trasformato lui stesso in bullo, accanendosi però contro la docente che aveva cercato di aiutarlo. La donna non ha retto la pressione crescente, la ribellione incontrollata, la continua mancanza di rispetto che aveva il sapore di una vendetta nei confronti di una persona molto sensibile sulla quale scaricare la rabbia. Un episodio di cui è stato informato anche il sindaco della sua città e poi le forze di polizia. Non ci sono state però denunce o azioni legali e la docente è andata, infine, in malattia per la tensione vissuta all’interno della scuola. Fenomeni di bullismo come questi non si erano mai verificati, anche se già diversi professori del territorio hanno avuto modo di evidenziare una crescente ribellione di studenti indisciplinati che in alcune scuole hanno preso il sopravvento.
Docenti che hanno ammesso la loro frustrazione nel vedere giovani del tutto indifferenti alle lezioni, irriverenti quando non addirittura violenti anche nei confronti dei docenti ormai sempre più inermi perché sovente le famiglie prendono solo le difese dei ragazzi. Anche nel Veneto orientale si sono verificati questi episodi, dopo anni in cui i docenti, soprattutto nei licei, avevano preso il sopravvento facendo il bello e il cattivo tempo, selezionando gli studenti subito ai primi anni con una severità talvolta eccessiva. Ora questo nuovo episodio getta un’ombra sul mondo della scuola dove la parola bullismo, anche nei confronti dei docenti come si è potuto vedere, evoca sempre scenari cupi e preoccupanti per la difficoltà di controllarlo soprattutto tra i ragazzi. Una soluzione dev’essere individuata coinvolgendo le istituzioni e i vari soggetti che sono coinvolti.
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