Un’impennata dell’e-commerce

L’analisi dell’azienda salese FiloBlu al convegno in Villa Farsetti

SANTA MARIA DI SALA. Nel mondo cresce la voglia del Made in Italy acquistato online. Le ricerche oltre confine, infatti, parlano di una crescita degli acquisti del 18 per cento all’anno, mentre il 27 per cento degli stranieri non acquista nel proprio Paese.

È quanto emerso nei giorni scorsi in Villa Farsetti a Santa Maria di Sala nel corso dell’«E-commece people summer» per festeggiare il quinto compleanno di FiloBlu, l’azienda salese specializzata nell’ideare e sviluppare canali per il commercio in rete. Nonostante il canale di vendita in internet è un boom, in Italia solo il 4 per cento delle aziende si propone in rete, contro il 15 per cento della media europea, superati anche dalla Grecia. Inoltre l’Italia è all’ultimo posto in Europa per i pagamenti elettronici, perché l’83 per cento avviene ancora in contanti. Ma c’è anche l’altra faccia della medaglia, perché all’estero in molti si stanno informando sui prodotti italiani e questo può diventare un’opportunità.

«È in atto una rivoluzione» spiega il fondatore di FiloBlu Christian Nucibella «perché fino a poco tempo fa la gente si informava sui siti e comprava nel luogo fisico, mentre ora succede il contrario specie tra i giovani che visitano il negozio fisico e poi comprano online. Non solo, perché ora il consumatore vuole essere sempre in contatto con le imprese, che devono quindi essere preparate a comunicare e vendere su più canali».

Per Nucibella, si deve investire in internet come si fa per il negozio fisico. «In un prossimo futuro» osserva «sarà obbligatorio essere internazionali ma senza dimenticare le nostre origini italiane, soprattutto nell’essere creativi, artigianali ed emozionali. In Veneto, per esempio, abbiamo una grande capacità, forse unica al mondo, di creare qualsiasi prodotto e fare impresa». (a.rag.)

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