Un’arena di beach volley ma i residenti protestano
La Miranese Volley ha costruito da sola un impianto per lo sport del momento gli abitanti lamentano l’abbattimento di alberi. La replica: «Ne piantiamo di più»
MIRANO. Volley in spiaggia a due passi dal centro: nasce l’Urban beach Mirano, ma una parte dei residenti insorge. Novità sempre difficili a Mirano. C’è chi protesta anche per l’abbattimento di undici alberi per far posto a tre campi da beach volley, finanziati dalla società di pallavolo.
Il progetto
. Quella che sta per essere ultimata dalla Miranese Volley è una vera e propria arena con tre campi da beach volley, costruiti a fianco della palestra 8 Marzo, tra la cittadella scolastica di via Matteotti e gli impianti sportivi. Un investimento non eccessivo, attorno ai 65 mila euro, tutti a carico della società sportiva, che grazie agli sponsor, un prestito bancario e le entrate della struttura stessa, riuscirà a coprire l’intero costo. Nasce così un polo permanente per la pratica del beach volley, unico del suo genere nel territorio, dopo che la società di volley era stata in prima linea nel proporre la disciplina in occasione di molte manifestazioni, sempre con successo. I campi potranno essere utilizzati da chiunque, per organizzare tornei durante la calde serate estive. Prezzi popolari: 30 euro a serata per ogni campo, dal lunedì al venerdì. I ragazzi potranno calcare la sabbia ultimati i lavori, già nei prossimi giorni.
La polemica
. Nei giorni scorsi, appena entrate in azione le ruspe, alcuni residenti non hanno mancato di manifestare disappunto. Qualcuno si è chiesto se: «Era proprio necessario rovinare il parco (in realtà un prato, ndr) dell’8 Marzo e spendere più di 60 mila euro di soldi pubblici». E ancora: «Ci mancava la perdita del boschetto per affossare ancor più questo modesto quartiere». A lamentarsi sono soprattutto i referenti del gruppo che in più occasioni ha protestato per le sagre allestite nel piazzale degli impianti sportivi in quello che, ricordano, è anche un quartiere residenziale.
La replica.
Accuse subito smontate dalla Miranese Volley, che ribadisce: «Nessun denaro pubblico, l’intervento è interamente finanziato dalla nostra società». E sugli alberi: «È vero, ce n’erano una decina, di cui tre morti. Per legge avremmo dovuto ripiantarne cinque, abbiamo deciso di metterne a dimora undici, ci vorrà solo un po’di pazienza perché crescano». Pazienza che però sembrano aver perso i giovani, che non dimenticano la polemica sorta anni fa sulle grandi giostre, quelle continue sul Summer Festival o sulla movida. Anche se per ora le voci del quartiere sembrano isolate e tutti i candidati sindaci hanno salutato positivamente l’iniziativa dei volontari del volley.
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