Un’applicazione sul web per la sicurezza in città
Un protocollo di intesa con la Prefettura per il “controllo di vicinato”. E la trasformazione delle sezioni territoriali della polizia municipale in vigili di quartiere. Ma anche la creazione, sfruttando l’esperienza di Iris, piattaforma online che consente ai cittadini, da anni, di segnalare problemi di vario tipo al Comune, della applicazione web “Iris sicurezza”, per la segnalazione georeferenziata da parte dei cittadini di situazioni di illegalità, insicurezza e degrado urbano utilizzando anche video e foto. Ecco i dettagli della delibera di giunta comunale, che ora per diventare esecutiva deve passare al vaglio del consiglio comunale, e che intende proporre nuovi strumenti per fronteggiare l’allarme sicurezza in città. Il controllo di vicinato metterà sotto il controllo dell’amministrazione comunale, con un protocollo di intesa con la Prefettura, le zone dove sono già presenti gruppi di cittadini che sorvegliano le aree in cui vivono. Si comincia quindi da via Gatta a Trivignano, Zelarino, Chirignano, Villabona, Ca' Sabbioni e il Lido di Venezia. «Cittadini associati e disponibili alla sperimentazione e che saranno adeguatamente istruiti attraverso un percorso di formazione realizzato dalla Polizia municipale», spiega una nota del Comune.
Nella delibera si spiega anche che il progetto potrà essere ampliato in base alle manifestazioni di interesse di associazioni e singoli cittadini. «Sarà altresì rivisto il ruolo delle sezioni territoriali del corpo di Polizia Locale, che saranno trasformate da organismi generalisti di polizia amministrativa a strutture dedicate alla polizia di prossimità, per favorire l’instaurarsi di proficui e costanti rapporti con i cittadini e le imprese insediate nel territorio, attivando la funzione del vigile di quartiere». Una novità, questa, che dovrebbe far sentire la pubblica amministrazione e il suo “braccio operativo” più vicino ai cittadini. Novità assoluta è l’ampliamento della piattaforma informatica Iris alla applicazione web “Iris sicurezza”. E saranno attivati corsi di formazione all’autodifesa dedicati ai “soggetti deboli” come ad esempio le giovani donne o gli anziani e saranno implementati gli interventi di educazione alla sicurezza, proseguendo anche il programma “Ocio ciò” che in questi anni ha garantito una costante informazione, a costo praticamente vicino alla zero, ai cittadini più anziani, facendo informazione su furti, scippi, rapine e truffe in collaborazione con il commissariato di Mestre. Prorogato anche il fondo “Ocio al tacuin” per rimborsare parzialmente gli over 70 vittime di reati predatori (128 rimborsati nel 2015, 57 esclusi perché privi dei requisiti). Per il 2016 il Comune ha stanziato 13.500 euro.
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