Un’altra vittima illustre della crisi: il 17 chiude il self service Brek

Era aperto dal 1983 e ha contato fino a 50 dipendenti: gli ultimi sei saranno piazzati nella altre sedi. I clienti rassegnati: «La zona di via Carducci è diventata invivibile, il locale ha pagato anche questo»
Ristorante Brek di via Carducci, Mestre
Ristorante Brek di via Carducci, Mestre

MESTRE. In trent’anni di storia ha accolto ogni giorno nel suo confortevole ed elegante spazio di via Carducci centinaia di mestrini. La sua proposta culinaria “fast” e low cost, ma sempre di qualità, è stata la calamita per impiegati e manager, famiglie con bambini e sportivi, single e coppie, scegliendo fra la bistecca scaldata al momento sulla piastra all’insalatona, dalla frittura ai primi, dai formaggi ai dolci.

Dal 1983 il Brek di Mestre è stato un punto di riferimento per l’intera città, ma dal prossimo 17 ottobre il self service del gruppo Pam chiuderà i battenti, dopo un anno, il 2014, in cui a poco a poco l’attività s’è sempre più ridimensionata, riducendo il personale, passato dalle 50 unità degli anni 80 alle attuali 6, e chiudendo prima alla domenica, poi la sera, poi anche il sabato. Cosa sia successo in questo periodo e perché si sia giunti a questo triste epilogo non viene spiegato dall’azienda ma dai clienti. Il Brek è stato vittima della crisi che ha colpito i portafogli della famiglie, ma ancor più delle problematiche vissute da via Carducci. «Questa zona è diventata invivibile», spiegano alcuni mestrini seduti al tavolo del self service. «In più molte attività si sono trasferite in zona Auchan e qui sono rimasti in pochi».

In effetti, guardando all’evoluzione vissuta da via Carducci, è chiaro che qualche cosa non vada. Hanno chiuso negozi storici, come il panificio che si trovava proprio di fronte al Brek, e anche grosse realtà straniere. Per quanto riguarda il self del gruppo Pam, le prime avvisaglie della difficile situazione si sono manifestate negli anni passati, con un netto ridimensionamento degli spazi. Tutti i mestrini ricordano il Brek dei primi tempi, che si espandeva fino a via Mazzini, comprendendo pure una terrazza e un piccolo soppalco.

Il 2014 è stato l’anno decisivo per il destino di un marchio fondato nel 1975 e che sarà ancora presente con due self service in centro storico e a Marghera. Da gennaio, infatti, il Brek ha cominciato a chiudere la sera, da giugno la domenica è diventata giorno di riposo, da una settimana il self service ha le serrande abbassate pure al sabato. Ora la ditta ha esposto l’annuncio ufficiale: dal 17 ottobre chiude. Le sei dipendenti (una è in maternità) verranno assorbite da altre sedi, in particolare da quella di Padova. Mentre i clienti che hanno ancora soldi nella tessera ricaricabile del Brek, verranno rimborsati. Peccato, perché il ristorante non stava lavorando male, con i suoi 120 coperti giornalieri, ma evidentemente il gruppo Pam ha valutato il business non più sostenibile. Ora via Carducci si appresta a salutare un altro pezzo del suo commercio. E il rischio degrado, tanto paventato dagli allarmisti, può divenire realtà.

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