Un’altra antenna a Marcon «I ripetitori sono troppi»

MARCON. Più di qualcuno, in quest’ultimo periodo, ha notato la nuova antenna installata dietro la rotonda che si trova in entrata al Leroy Merlin, in zona commerciale. Il ripetitore è della Tim ed era previsto all’interno del Piano antenne comunale, come ha precisato l’assessore Mauro Scroccaro. In tanti però, ogni volta che spunta una nuova antenna, storcono il naso.
Nel merito è entrato anche il consigliere indipendente Francesco Tarricone, che ha scritto un’interpellanza al sindaco, Andrea Follini: «Mi rendo conto del fatto che parlare oggi dell’inquinamento elettromagnetico prodotto dalla telefonia mobile sembri quasi fuori luogo o anacronistico, ma non lo è affatto, perché l’emissione di onde elettromagnetiche prodotte dai telefonini si può, oggi, in parte ridurre. Al contrario le onde elettromagnetiche emesse dalle numerose antenne presenti sul territorio comunale potrebbero, per una più accanita concorrenza tra gestori, aver aumentato notevolmente la potenza dei loro ripetitori e quindi, conseguentemente, contribuito a un maggiore inquinamento elettromagnetico ambientale. A fronte dell’installazione della nuova antenna, vorrei sapere quanti sono i ripetitori sino ad oggi installati, se ne sono previsti altri, quali e quanti tipi di controllo in merito alle emissioni opera il Comune e con quali strumenti».
Il consigliere domanda: «Tenendo conto che il valore massimo di emissione consentito dalla legge è di 6 V/m (volt metro), nel tempo ci sono stati i superamenti?». Tarricone chiede di conoscere dati e misurazioni.
«Il piano antenne è uno strumento dinamico», spiega l’assessore Scroccaro, «perché la tecnologia della telefonia mobile è in evoluzione. Sicuramente i gestori ci chiederanno prima o poi aggiornamenti e nuove installazioni. Lo scopo del piano è quello di minimizzare gli effetti dei campi elettromagnetici, ma dobbiamo fare i conti con la legge. Il piano serve ad abbattere l’elettromagnetismo e pianificare una distribuzione dei ripetitori funzionale a far emettere il livello più basso di inquinamento elettromagnetico».
Il futuro dunque, è liquido. «Non sappiamo cosa chiederanno i gestori, come presenteranno i programmi, le antenne attuali in funzione sono nove. Ci sono altre richieste, ma il piano ora come ora ne prevede al massimo 12. Nulla, in ogni caso, sarà deciso senza il coinvolgimento dei cittadini».
Marta Artico
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