«Una vigilanza fissa in città nelle zone più a rischio»

«Chiediamo alla politica di attivarsi nei confronti di prefetto e questore, affinché venga da subito istituita una vigilanza fissa e continuativa nelle zone più a rischio della città, vedi via Piave,...
Operazione congiunta di Vesta e la Polizia Locale per ripulire le zone di Mestre dove di solito bivaccano i senzatetto - nella foto via Carducci
Operazione congiunta di Vesta e la Polizia Locale per ripulire le zone di Mestre dove di solito bivaccano i senzatetto - nella foto via Carducci

«Chiediamo alla politica di attivarsi nei confronti di prefetto e questore, affinché venga da subito istituita una vigilanza fissa e continuativa nelle zone più a rischio della città, vedi via Piave, Corso del Popolo, via Carducci e zone limitrofe». A intervenire dopo l’accoltellamento di sabato sera avvenuto di fronte alla fermata dell’Acqua e Sapone di via Carducci, e l’urlo dei commercianti della zona che sabato hanno assistito increduli all’episodio, è Mauro Armelao segretario generale regionale dell’Ugl polizia di stato. «Dopo questi continui episodi di criminalità diffusa, serve una risposta incisiva da parte dello Stato, la possibilità di utilizzare il battaglione dei carabinieri di Mestre e il personale del Reparto Mobile della Polizia di Stato di Padova. Pensiamo che questa sia la risposta più veloce, concreta e visibile che i cittadini e commercianti si attendono da ormai troppo tempo». Prosegue Armelao: «Come Ugl, durante l’incontro dei giorni scorsi al “Palco”, lo abbiamo detto a chiare lettere, serve maggior presenza di forze dell’ordine, sia di notte che di giorno, ora con le sole tre volanti in servizio si riescono a malapena a garantire gli interventi. Quindi per forza c’è bisogno di una maggiore presenza di personale in divisa che controlli, con pattuglie a piedi, le zone più calde identificando i “barbanera”, extracomunitari, e altri personaggi sospetti, compresi gli italiani. Questa task force dovrà durare il tempo necessario per ripristinare una normale convivenza in questi quartieri, senza abbassare mai la guardia».

Ieri i commercianti di via Carducci hanno contattato la segreteria del vicesindaco Simionato, chiedendo un incontro: «Siamo apolitici, non abbiamo colore, non vogliamo palcoscenici. Sabato ci siamo visti tutta la scena dell’accoltellamento rusticano, è un problema di sopravvivenza. Che ci mandino i lagunari, la brigata di viale Garibaldi, un presidio fisso o tolgano le panchine davanti all’Acqua e Sapone, altrimenti prima o poi ci scapperà il morto».

Anche il consigliere comunale Antonio Cavaliere (Fratelli d’Italia), ha chiesto un intervento determinato a difesa della sicurezza dei residenti e della vivibilità della città.

Marta Artico

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