Una stazione dei treni per le spiagge
Patto di ferro siglato tra Jesolo e Regione durante il convegno al Kursaal

JESOLO.
«Abbiamo costruito il Passante, stiamo realizzando l'autostrada del mare, ora faremo la fermata per le spiagge dell'Alta Capacità ferroviaria». E' una sorta di «patto di ferro» quello siglato ieri tra Regione e Comune di Jesolo, al convegno che si è tenuto al Kursaal. L'oggetto dei desideri è l'Alta Velocità (Tav), da realizzarsi però con le caratteristiche tecniche dell'Alta Capacità: cioè una linea in grado di ospitare, insieme agli Eurostar veloci no stop, anche i treni merci e i convogli regionali, con l'ipotizzata stazione a Passarella a servizio delle spiagge. Ma su dove localizzare la nuova tratta i mugugni in sala non sono mancati. Ad aprire i lavori è stato il sindaco di Jesolo, Francesco Calzavara. «Se lo riteniamo un'economia portante del nostro territorio - ha scandito Calzavara - il turismo deve essere dotato di infrastrutture importanti». Calzavara ha snocciolato i dati: l'«odiata» Rimini ha una stazione a 2 km dalla spiaggia, a Nizza c'è un vero e proprio hub tra Tgv e aeroporto per tutta la Costa Azzurra. L'assessore regionale Renato Chisso ha sottolineato la necessità di trasferire il trasporto dalla gomma al ferro, ma ha ribadito pure i problemi che causerebbe l'affiancamento ad altre infrastrutture esistenti: 1.800 case da abbattere nell'ipotesi a fianco della ferrovia attuale, fasce di rispetto troppo estese se a lato dell'A4. «E allora abbiamo pensato di passare a ridosso delle spiagge per servire i nostri turisti, su questi binari potrà passare anche la metro di superficie» ha aggiunto Chisso. A cui però il progetto di Italferr non piace del tutto: «Corre troppo lontano dalle spiagge: Eraclea non va tagliata, ma servita. Vogliamo una o più fermate. E per noi il tracciato andrebbe ricongiunto all'A4 dopo Portogruaro, non prima». Per Chisso «l'obiettivo è migliorare» il progetto. Ma la Tac s'ha da fare: «Abbiamo due anni per discutere - ha concluso - E' difficile trovare una soluzione, ma alla fine si deve scegliere». In platea c'erano attivisti del comitato «L'Altra Tav» e del mondo agricolo, in cui rappresentanza ha parlato Giampietro Orlandi (Confagricoltura). Ma sulla fermata a Passarella i dubbi sono anche della Provincia: «Il turista arriverà in aeroporto, dovrà prendere il treno metropolitano, scendere a Passarella e prendere l'autobus per Jesolo. E' davvero questo il sistema migliore per arrivare in tempi veloci in spiaggia?» si è chiesto l'assessore Giacomo Grandolfo, che ha ribadito la richiesta di Ca' Corner di analizzare a pari livello tutte le alternative di progetto. Durante il dibattito, vivace botta e risposta tra l' europarlamentare Pdl Sergio Berlato e il politologo Paolo Feltrin. «La Tav? Prima si fa, meglio è. Se mi si chiede dove stiano le convenienze, per me stanno sul tracciato basso - ha detto Feltrin - Di norma, il tracciato che ha meno resistenze è quello più lontano dalle case. E rispetto alle spiagge, in ogni parte del mondo si dice che una linea ferroviaria vicina è meglio di una lontana». Di tutt'altro avviso l'europarlamentare Berlato che teme con il tracciato basso una profonda ferita al territorio e si è detto favorevole all'affiancamento alle reti infrastrutturali già esistenti.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia
Leggi anche
Video