Una squadra di psicologi “affronterà” le baby gang
Per il disagio giovanile è pronta una squadra di psicologi che affronterà i problemi degli adolescenti: una task force di sette psicologi dell’Usl 4 per la tutela dei minori in servizio nell’unità operativa “Infanzia, adolescenza e famiglia”. L’Azienda del Veneto Orientale ha aderito al progetto regionale “Reti solidali” e al “Programma nazionale di intervento per la prevenzione dell’istituzionalizzazione». Obiettivo, la riduzione dei ricoveri dei minori in strutture residenziali, con il contestuale sviluppo di interventi in famiglia che integrano tutti i soggetti.
Il servizio è mirato agli adolescenti che vivono in situazioni familiari difficili oppure ai giovani che evidenziano seri problemi comportamentali fino al compimento di veri e propri reati. «È un trampolino di lancio per lo sviluppo di nuovi e integrati servizi nell’ambito della tutela dei minori», spiega il direttore dell’unità “Infanzia, adolescenza e famiglia” dell’Usl, Maria Gavioli, «in tal modo la frammentazione degli interventi, così come la responsabilità condivisa fra i professionisti dei servizi (sociali, sanitari, educativi, della giustizia) e le famiglie, non verranno più vissuti come estranei o imposizioni, bensì diventano i protagonisti del cambiamento».
Il progetto “Reti solidali” vuole ridurre le situazioni di vulnerabilità familiare prima che si trasformino in processi di esclusione e di isolamento e conseguentemente sfocino in contesti in cui i minori necessitino di specifica tutela. La referente aziendale del progetto è Lucia Pulzato. Il programma prevede un concreto intervento nelle famiglie “negligenti” in modo da ridurre il rischio di allontanamento dei bambini dal nucleo familiare di origine. Valentina Chiodi e Martina Malisani ricoprono invece il ruolo di “coach” del progetto. «Il Consultorio familiare è particolarmente attivo in questi ultimi tempi», spiega il direttore generale Carlo Bramezza, «ha avviato un laboratorio tematico per i genitori adottivi con figli adolescenti dove si tratta il tema dell’autostima e incontri tematici per coppie in attesa dell’adozione. Inoltre, con le ostetriche e il Consultorio familiare vengono svolti corsi pre e post-parto, promossa una campagna permanente per l’allattamento al seno, sviluppata la prevenzione della sicurezza del bambino in auto con la collaborazione della Polizia di Stato, e non manca la prevenzione degli incidenti domestici con la collaborazione del Dipartimento di Prevenzione». Con la Croce Rossa e il Consultorio, ha ricordato il direttore dei Servizi sociali, Mauro Filippi, saranno organizzati inoltre corsi per neogenitori sulla disostruzione delle vie aeree. Qualche tempo fa una mamma ha salvato, dopo aver frequentato il corso, il proprio figlio che aveva ingoiato un bottone. Prevista anche la redazione di un protocollo aziendale tra servizi territoriali e ospedale sul drammatico tema della violenza domestica.
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