Una spiaggia per naturisti Jesolo la vuole subito
JESOLO. Approvata in Regione la legge sul naturismo, un momento storico che apre a Jesolo le porte verso un nuovo atteso turismo. I soli voti contrari sono stati quelli di Renato Chisso e Stefano Valdegamberi, alla proposta di legge presentata dal consigliere Andrea Bassi e sottoscritta da Dario Bond e Costantino Toniolo, Santino Bozza, Gianpiero Possamai, Gennaro Marotta e Pietrangelo Pettenò.
La legge sul “Riconoscimento e valorizzazione del turismo naturista” è dunque trasversale e ha accomunato nella battaglia molti partiti, capeggiati da Bassi e a Jesolo, da Alessandro Perazzolo che è Il capogruppo di Tutti per Jesolo e il promotore della prima vera spiaggia naturista, alla Laguna del Mort, tre anni fa. Adesso Jesolo si prepara alla prossima stagione quando sicuramente verrà concessa una nuova area naturista. Il Mort sarà “l'ultima spiaggia”, perché Perazzolo e l’associazione naturista Anaa puntano su un tratto del lido vero e proprio dove si partirà con una spiaggia per finire con un grande villaggio. «È stato un lavoro di squadra», dice Perazzolo, «che ha visto impegnati tanti esponenti e colori politici, che per un progetto economico fondamentale per il turismo si sono uniti saldamente. Mi dispiace per i due voti contrari, ma vedendo il risultato non fanno testo. Un plauso va sicuramente ad Andrea Bassi, primo firmatario che come me non è naturista, ma ha creduto in primis all'economia, rispetto dell’ambiente. Ci siamo impegnati per regolamentare il tutto dando i mezzi a chi vuole avere spazi nel rispetto e libertà. Ora, a testa bassa, lavoriamo per realizzare e concretizzare già dal 2014 un’area a Jesolo tanto attesa. Non accetterò scuse, la legge c’è e dobbiamo solo attuarla. Naturalmente il sindaco più volte aveva dato l’ok a dare alle associazioni zone delimitate, appena fosse stata approvata la legge. Sarà mia premura fare avere il testo di legge a tutti i consiglieri comunali, così da prendere visione, poi assieme individuare il meglio per dare un incentivo al nostro turismo, un’offerta che Russia e Francia chiedono da tempo».
L'ipotesi più plausibile è che sia concesso un tratto di spiaggia nella zona Pineta. Nella stessa zona potrebbe successivamente essere realizzato un villaggio aperto anche d’inverno con saune e piscine. In caso contrario, si tornerà alla Laguna del Mort. Darsena permettendo, perché prima o poi sorgeranno alle sue spalle una miriade di appartamenti e posti barca, operazione da 400 milioni per soli vip che forse non vorranno troppi naturisti in quella che considereranno la loro spiaggia.
Giovanni Cagnassi
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