Una sola e grande stazione Porta Nord per Rfi e Atvo

San Donà. Il progetto, previsto nell’area della Confrutta, ridisegna il trasporto Cereser: «I soldi sono già stanziati». Polo commerciale in piazza IV Novembre
SAN DONA' DI P -. DINO TOMMASELLA - COLUCCI - STAZIONE ATVO PIAZZA 4 NOVEMBRE - AUTOBUS IN PARTENZA
SAN DONA' DI P -. DINO TOMMASELLA - COLUCCI - STAZIONE ATVO PIAZZA 4 NOVEMBRE - AUTOBUS IN PARTENZA

Trasporto pubblico su gomma e ferro insieme alla Porta Nord. Rete Ferroviaria Italiana (Rfi) e Azienda Trasporti Veneto Orientale (Atvo) si sono accordate per un’unica stazione con biglietteria unificata.

Il progetto, collegato ai finanziamenti del bando periferie che non sarà pregiudicato dalla caduta del Governo dopo il referendum, è destinato a ridisegnare il trasporto pubblico a San Donà e potrebbe vedere la luce già tra il 2018 e 2019 nell’area della Confrutta, dopo i padiglioni fieristici. Il sindaco di San Donà, Andrea Cereser, ha seguito passo dopo passo il percorso e la discussione tra Rfi e il presidente dell’Atvo, Fabio Turchetto, che ha portato a un sostanziale accordo sul polo unico per i trasporti. Proprio il sindaco ha rassicurato sul fatto che il bando prevedeva dotazioni già stanziate in termini economici e, quindi, i finanziamenti previsti non si perderanno anche se la politica a livello nazionale è in un momento di crisi. Turchetto ha sempre detto che l’azienda è interessata al trasferimento alla Porta Nord, purchè sia realizzato con Rfi un polo unico del trasporto pubblico, al passo con i tempi. I progetti presentati per il Bando Periferie saranno finanziati dunque entro il 2017.

Per San Donà significherebbe un contributo di circa cinque milioni complessivi per dei progetti presentati dall’amministrazione, in collaborazione con i privati e la Città Metropolitana. Poco più di un milione servirà invece per completare la stazione Sfmr, due andrebbero a realizzare nella stessa area la stazione Atvo, che condividerebbe con lo scalo ferroviario la biglietteria.

Un vero snodo alla porta Nord. Atvo metterebbe in campo anche le risorse proprie. Il bando prevede dunque un contributo di circa 1,8 milioni per il recupero della vecchia cantina sociale, adiacente alla nuova stazione Sfmr. E sorgerà al suo interno la Cantina dei talenti, un contenitore di funzioni relative all’agroalimentare, ma anche all’innovazione, al co-working, agli eventi.

Il nuovo polo dei trasporti, poi, dovrebbe liberare gli spazi dell’attuale autostazione in piazza IV Novembre. Si tratta di una struttura di proprietà Atvo che fa gola a grandi gruppi commerciali e supermarket che fruirebbero di ampio parcheggio o comunque di un polo commerciale in pieno centro che imprimerebbe quella spinta di cui la città ha bisogno per rianimarsi. Il tutto assieme a una serie di interventi come l’area del mobilificio Bergamin all’ingresso della città e l’ex supermarket Billa in via Battisti, chiuso da anni dopo un controverso incendio.

Giovanni Cagnassi

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