«Una scelta inopportuna aprire una moschea»

Magdi Cristiano Allam a gamba testa sul centro islamico che verrà inaugurato il prossimo venerdì in via Aquileia
Sala gramita per l'incontro con Magdi Cristiano Allam
Sala gramita per l'incontro con Magdi Cristiano Allam

JESOLO. «Non date spazio a quella moschea di Jesolo». La città blindata per la visita del giornalista e scrittore Magdi Cristiano Allam noto per la sua conversione alla religione cattolica e le polemiche con l’Islam. Invitato dal Circolo Marconi 15, ha parlato in Comune nella sala rappresentanze, scortato dalle forze di polizia: il giornalista è stato infatti più volte minacciato di morte.

Il centro sarà inaugurato venerdì prossimo in via Aquileia, in un locale vicino all’ex discoteca Papaya, dietro al distributore, preso in affitto dal gruppo “Incontro” che riunisce molti lavoratori e commercianti musulmani di Jesolo, in prevalenza del Bangladesh. Il Comune ha già una relazione in merito del comandante della polizia locale, Claudio Vanin e il commissariato è al corrente di tutta l’operazione.

«Sbagliata questa scelta e inopportuna», ha detto Allam, «visto che i recenti fatti e l’esempio di grandi città anche italiane hanno dimostrato il degrado che attorno a queste realtà si crea».

Sala gremita: sono intervenuti il vice sindaco Roberto Rugolotto, il vice governatore del Veneto, Gianluca Forcolin, e il presidente di FidiTurismo e vice presidente di JesoloTurismo, Alessandro Rizzante che, numeri alla mano, ha spiegato come cambia il modo di viaggiare nell’era degli attentati in Europa.

 

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